Altro che “monchi”, il Benevento alla fine della sessione estiva di mercato ha cambiato completamente faccia ed è uscito decisamente diverso rispetto alla squadra che ha affrontato sia la preparazione che le prime due gare di campionato. Un mercato da 9 che si è impennato non appena a Milano si è presentato il Presidente Oreste Vigorito che è riuscito a sbloccare come al solito alcune trattative che sembravano oramai arenate. Giallorossi rinforzati in tutti i reparti e che adesso avranno a disposizione anche diversi ricambi di qualità per potersela giocare alla pari con le altre compagini che lotteranno per rimanere in serie A. Un piano di rafforzamento mirato, intelligente e anche lungimirante tenendo presente che la squadra ad oggi può contare su tanti elementi giovani ma che possono garantire allo stesso tempo quel pizzico di esperienza indispensabile per affrontare un campionato così difficile come quello di serie A.

Di fianco a diverse operazioni in entrata, ci sono state anche diverse uscite, tra cui 2 “dolorose” visto che parliamo di calciatori che fanno parte di quella squadra degli “immortali” che non sarà mai dimenticata da queste latitudini, stiamo parlando di Michele Camporese e Fabio Ceravolo, il primo approdato in prestito al Foggia con la formula del prestito con obbligo di riscatto mentre il secondo ceduto a titolo definitivo al Parma per una cifra che si aggirerebbe sui 3 milioni di euro, e con un triennale a cifre importanti alla Belva. Indubbiamente queste cessioni in particolare quella dell’attaccante che era entrato a suon di gol nel cuore dei tifosi giallorossi un po’ di dispiacere l’hanno portato, ma tecnicamente sono movimenti non solo da condividere ma che hanno anche una logica ben precisa. Ceravolo per esempio dopo l’arrivo di 2 nuove pedine in attacco, come il nazionale svedese Armenteros e l’ex Foggia e Sassuolo Iemmello avrebbe sicuramente trovato meno spazio per mettersi in luce anche quest’anno, in una categoria più complicata come la serie A e quindi la scelta seppur “dolorosa” di cederlo è comunque giusta. Tra l’altro sia la società che il calciatore nel trasferimento hanno trovato il loro vantaggio dal punto di vista strettamente economico: il Benevento chiude una plusvalenza importante dopo solo 1 anno riuscendo a rivendere ad una cifra rilevante un calciatore approdato all’ombra della dormiente 12 mesi fa a parametro zero, il calciatore invece non solo ha prolungato di un anno il suo contratto ma ha ottenuto un ritocco sul già considerevole ingaggio. Per la serie quindi, è vissero tutti felici e contenti.

Tornando al mercato del Benevento, dicevo, tanti i colpi in entrata; nell’ultima settimana di mercato infatti i giallorossi hanno acquistato ben 6 calciatori: Memushaj centrocampista dal Pescara, Parigini esterno dal Torino, Antei difensore e Iemmello attaccante entrambi dal Sassuolo, Lombardi esterno dalla Lazio e Lazaar terzino dal Newcastle. Questi arrivi vanno a riempire tutte quelle caselle scoperte che permetteranno a Baroni di poter gestire al meglio un organico che sicuramente potrà ben figurare anche in serie A.

Adesso la parola passa al campo. Di certo ci vorrà un po’ di tempo per permettere ai nuovi di ambientarsi e provare ad incarnare lo stesso spirito di quei calciatori che prima di lasciare la maglia giallorossa l’hanno onorata riuscendo a realizzare un’impresa che nessuno a Benevento dimenticherà mai. Il tempo a disposizione è però poco, il campionato è già iniziato e la casella dei punti è ancora ferma a zero. La sosta per via dell’impegno della nazionale quindi cade a puntino e permetterà a Baroni di aver qualche giorno in più per provare a spiegare il suo calcio ai nuovi. All’orizzonte il calendario pone delle sfide che sulla carta sembrano quasi proibitive: domenica 10 settembre al Ciro Vigorito con inizio alle ore 18,00 arriverà il Torino di Belotti che si è rinforzato ulteriormente in questo finale di calciomercato, poi la domenica successiva appuntamento al San Paolo per il derby con il Napoli di Sarri, Insigne, Hamsick e chi più ne ha più ne metta, dopo soli 3 giorni ancora una gara da far tremare i polsi tra le mura amiche contro la Roma di Dzecko, Nainggolan e dell’ultimo arrivato Schick.

I giallorossi dovranno provare ad affrontare queste gare senza timore reverenziale cercando di racimolare più punti possibili per arrivare alla sesta giornata quando la trasferta di Crotone aprirà una fase del torneo dove sarà fondamentale cominciare a mettere quel fieno in cascina fondamentale per raggiungere la salvezza. Adesso è il momento di abbandonare tutti i pensieri e stringerci intorno alla squadra di Baroni. Il presidente Vigorito ancora una volta ha mantenuto le promesse, come sempre in questi più di 10 anni di gestione, adesso tocca a Baroni, alla squadra e al pubblico ripagare la fiducia della proprietà. Tutti insieme verso l'obiettivo della salvezza. Raggiungerla sarebbe come vincere un altro campionato.

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Ven 01 settembre 2017 alle 10:15
Autore: Cosimo Calicchio
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