A leggere certi commenti dopo la partita di ieri mi cadono le braccia: gente che scrive di acquisti, altri di salvezza, qualcuno si lancia in disquisizioni tattiche che nemmeno Tosatti dei tempi d’oro riusciva a fare meglio. Roba da matti. Ma il calcio è bello anche per questo, perché da’ parola a tutti e tutti si sentono dei tecnici guardando una partita. Tutti pensano di avere la soluzione e con l’avvento dei social, di poterla sbandierare ai quattro venti.

Per quanto mi riguarda, e in particolare per la gara di ieri, voglio limitarmi a confermare quello che tutti abbiamo visto in maniera oggettiva, e senza provare a dire quello che potrà succedere oppure no…

Primo tempo completamente da dimenticare, 20 minuti di ripresa buoni e poi è sopraggiunta la paura di perdere. Peccato per la traversa di Improta nel recupero perché certi episodi a volte sono snodi importanti nei campionati e quando si concretizzano, aiutati da quel pizzico di fortuna che non guasta mai, ti danno quell’iniezione di entusiasmo che nella situazione in cui ci troviamo oggi sarebbe stata di fondamentale importanza.

A differenza dei “pessimisti cosmici” che scrivono sui social, voglio cercare di focalizzarmi sulle cose positive che ho visto e che mi confermano prima di tutto che sicuramente Cannavaro e il suo staff hanno inquadrato bene la situazione e sapranno bene cosa fare e dove mettere le mani nelle prossime giornate, in particolare fine alla fine del girone di andata; l’obiettivo è quello di non perdere contatto dalla vetta e comunque dalle prime posizioni in un campionato equilibrato come quello di quest’anno. Poi a gennaio ci sarà modo, tempo e spazio per aggiustare qualcosina se ce ne sarà bisogno.

Cannavaro non penso che sia venuto a Benevento per salvarsi, e questo mi fa stare moderatamente tranquillo. Tranquillità che si acuisce in me ancora di più guardando anche in casa d’altri, dove anche altre squadre importanti stanno facendo fatica: pericolosi “ottovolante” che fanno andare su e giù roster costruiti sicuramente per ambire al salto di categoria e che nell’ultimo turno hanno avuto delle brutte batoste come Cagliari e Brescia, per non parlare del Como mestamente fanalino di coda. Credo che ad oggi l’unica squadra sicura di salire sia il Genoa che sta dimostrando di essere di fatto già di categoria superiore. Per le altre c’è ancora da aspettare un mesetto circa per capire in che direzione andrà questa serie B.

Tornando al nostro Benevento, è indubbio che le ceneri e le scorie della gestione Caserta sono ancora ben evidenti sotto tutti i punti di vista, sia tattico che di condizione atletica. Il lavoro di Cannavaro e il suo staff si sta focalizzando e si focalizzerà anche sulla testa dei calciatori per eliminare quella “paura” a cui al termine della gara, in sala stampa, il mister ha fatto riferimento e che in tutto il primo tempo e negli ultimi 20 minuti della ripresa ha attanagliato la squadra. Questa squadra era evidente a tutti e quindi non solo agli osservatori più attenti che è stata sempre a corto di idee e non ha mai avuto una sua fisionomia di gioco. Anche alcuni interpreti come Farias per prenderne uno a caso, era stato messo ai margini di un progetto tecnico di cui pochi ci hanno capito qualcosa. Nei 20/25 minuti iniziali della ripresa, timidamente si è intravisto quello su cui Cannavaro proverà a spingere nelle prossime settimane, con più densità in attacco, imprevedibilità tra le linee e ricerca costante della profondità. Questo è il credo del nuovo tecnico che se riuscirà con la sua esperienza e il suo ottimismo a coinvolgere i calciatori, sono convinto che ne vedremo delle belle e potremo prenderci belle soddisfazioni. La realtà di oggi però dice che siamo ad 8 punti in classifica e quindi più vicini all’ultima posizione che alla prima. Bisogna provare ad invertire velocemente la rotta sperando che anche la sfortuna abbia finito di abbattersi sulla nostra squadra (sembra che anche per Veseli l’infortunio sia abbastanza serio) e che qualcuno dei calciatori fondamentali ritrovi al più presto la condizione migliore. Nel prossimo mese giocheremo 2 volte in trasferta e 3 in casa: è il momento di sfruttare al meglio queste opportunità per risalire la china. Partendo già dalla prossima difficile trasferta sul campo dell’ostico SudTirol, matricola terribile, tra le squadre più in forma del momento.

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 11:03
Autore: Cosimo Calicchio
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