Anche col Pordenone, così come con il Cosenza, Pippo Inzaghi dovrà fare i conti con le tante assenze che, tra squalifiche e infortuni, stanno caratterizzando questa fase di stagione della Strega.

Nuovamente disponibili, dopo aver scontato il turno di squalifica, Maggio e Improta; non ci saranno, invece, Volta e Schiattarella appiedati dal Giudice Sportivo. Ai problemi con le squalifiche vanno aggiunti quelli con l’infermeria: Tello e Tuia hanno ripreso a lavorare sul campo sebbene con un programma differenziato; Kragl ha svolto esercizi in piscina mentre Gyamfi e Vokic sono stati sottoposti a cure fisioterapiche.

La sensazione che, probabilmente, solo questi ultimi due potranno recuperare, quantomeno per la panchina, per la sfida con la formazione di Tesser di sabato pomeriggio.

Formazione pressoché obbligata per Inzaghi, dunque. Anzi, il tecnico, molto verosimilmente, stante l’assenza di Schiattarella, sarà costretto anche a modificare l’assetto tattico e a ritornare al vecchio e caro 4-4-2, con Insigne e Improta esterni e Viola ed Hetemaj centrali. A meno che non si decida di dar fiducia a Del Pinto che molto bene ha fatto quando è entrato con i silani, pur se fuori ruolo.

In difesa Volta sarà sostituito da Barba che ben si è disimpegnato all’esordio in giallorosso, sia da terzino che da centrale. Al suo fianco, logicamente, Caldirola; Letizia a sinistra e capitan Maggio a destra. In porta Montipò, chiaramente.

Il cambio di modulo, inoltre, potrebbe favorire anche scelte diverse in avanti: giocando a due punte viene meno l’ideale competizione tra Coda e Moncini che potrebbero partire in coppia dal primo minuto, in modo anche da far rifiatare Sau, pronto a subentrare dalla panchina.

Sezione: In primo piano / Data: Mer 12 febbraio 2020 alle 11:44
Autore: Gerardo De Ioanni
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