In bilico tra successo e fallimento, questo è da sempre il destino degli artisti. Gianluca Caprari è certamente un artista del calcio, uno di quei giocatori che con la palla tra i piedi può disegnare spettacolo, creare magia e non poteva che scegliere la città delle streghe per tornare ad incantare. Una scelta sicuramente coraggiosa quella di ricominciare da una squadra neopromossa, sebbene carica di ambizioni, rifiutando la corte del Genoa. A 27 anni però Caprari sa che è il momento di fare il salto di qualità, le ultime stagioni con Sampdoria e Parma hanno dimostrato il suo valore, ma ora Gianluca vuole diventare protagonista, trascinatore assoluto. Del resto è un giocatore che ha colpi da campione, può giocare come seconda punta, ma si esprime al meglio nel ruolo di esterno sinistro ruolo che sembra essergli stato ritagliato su misura nel 433 di mister Inzaghi. Ama partire dalla fascia per accentrarsi sfruttando la rapidità nel dribbling e l'ottimo destro a giro, ma sa anche dialogare con i compagni di attacco.

Nato a Roma il 30 Luglio 1993 cresce calcisticamente nella favolosa primavera giallorossa, con la quale vince un campionato e una coppa Italia nella stagione 2010/11. È già da qui che i destini di Caprari e del Benevento si iniziano ad intrecciare, in quella squadra infatti c'erano Federico Barba e Luca Antei oltre che l'ex Amato Ciciretti, una formazione stracolma di talento che infatti vinse tutto.

Il Pescara è la squadra della consacrazione, con il delfino ottiene due promozioni, una nel 2012 con  Zdeněk Zeman (uno che di giovani se ne intende) e una nella stagione 15/16'. A trascinare i biancoazzurri in quella stagione c'erano i due nuovi acquisti della strega, Gianluca Caprari e Gianluca Lapadula che segnano rispettivamente 13 e 30 gol, formando una coppia splendida che si è appena ricongiunta, ai piedi della dormiente, come se ci fosse un destino da compiere.

Caprari è ormai pronto per il salto di qualità ed infatti nella Serie A 16/17 mette a segno ben 9 reti. La Sampdoria lo acquista l'anno successivo, con i blucerchiati colleziona 74 presenze e 14 gol nella massima serie, poi il prestito a Parma ed infine il Benevento. 

La storia di Caprari ci parla di un giocatore decisivo, un attaccante che vede anche la porta ma che troppo spesso non ha saputo riconfermarsi dopo stagioni importanti. L'impressione è di avere a che fare con un diamante grezzo, un giocatore che ha finora espresso solo a sprazzi il suo vero valore e che da il meglio quando sente la fiducia dell'allenatore e dei suoi compagni. Per questo Benevento può essere il posto perfetto per il maghetto romano che avrà il compito di far volare la strega.

Sezione: In primo piano / Data: Ven 04 settembre 2020 alle 16:16
Autore: Luca Russo
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