Grandi ricordi e forti emozioni suscita il suo nome: stiamo parlando di Gaetano Auteri. Il tecnico di Floridia ha regalato alla piazza sannita una storica promozione in serie B,  attesa per 87 anni. Ecco quanto dichiarato ai nostri microfoni:

Mister,  questa classifica del Benevento nessuno se l’aspettava. Vari avvicendamenti tecnici e diversi infortuni hanno avuto un peso da non trascurare. Sulla carta, pur non essendo una rosa da retrocessione, questa squadra sta rischiando moltissimo.  Come si possono spiegare le ragioni di questo momento?

“A mio avviso, Claudio, a questo punto del campionato non è il momento di fare analisi o dare giudizi su tutto ciò che nel recente passato non è andato. Un insieme di situazioni hanno inciso, su questo non ci sono dubbi. Adesso è importante la compattezza di tutti”.

In queste situazioni servirebbe serenità, ma la classifica, inevitabilmente, genera altre sensazioni. Come si fronteggia un momento così delicato? 

“E’ importante il gruppo e il senso di appartenenza. L’unità d'intenti è fondamentale. La coscienza di ogni calciatore deve avvertire l’importanza di questa maglia”. 

Secondo lei, questa squadra ha le caratteristiche per mettere da parte il fioretto e usare la sciabola?

“Questo è compito dell’allenatore. La scelta degli elementi che offrono maggiori garanzie è un aspetto che il tecnico conosce bene. La qualità va unita all’aspetto caratteriale. Alcune cose si dovrebbero avere di base. Il gruppo deve capire che rappresenta un territorio”.

Lei conosce bene Farias che, tra l’altro, ha allenato. Perchè non è riuscito ad incidere?

“Evidentemente non ha inciso perchè non ha avuto un percorso di lavoro continuativo. Nonostante questo, però, attraverso la motivazione si può sopperire ad un aspetto fisico non ottimale”.

Si andrà a Bari, un campo che conosce benissimo. Che gara si aspetta?

“Il Benevento deve andare a Bari con una condizione mentale di massima libertà. Le responsabilità maggiori le ha il Bari. Per il Benevento saranno importantissime le prossime gare in casa. Contro il Bari servirà un Benevento carico agonisticamente, ma libero mentalmente”.

In queste otto gare che restano, quante ne dovrebbe vincere la Strega?

“Otto gare sono tantissime e può succedere di tutto. C’è spazio e tempo per attestarsi in una posizione di classifica più tranquilla. Bisogna giocare gara dopo gara”.

Sicuramente farà il tifo per il Benevento, ma quanto sarà importante l’apporto dei tifosi per ottenere una salvezza che equivarrebbe ad una promozione in A.

“Tantissimo. In casa ci saranno gare contro dirette avversarie. Il pubblico sarà l’arma in più. Serve unità di intenti: la società è di alto livello e i tifosi possono dare tanto. Stellone ha il compito di motivare il gruppo. Conosce le problematiche e saprà trovare le soluzioni. Agire in corsa non è mai facile ma ho grande fiducia in lui. Ribadisco una cosa: è importante l’unità di intenti. Molto spesso alcuni valori si perdono. I calciatori devono capire che stanno  rappresentando un territorio, che è  ricco di storia e tradizioni. Anche se da fuori, farò il tifo per il Benevento”.

Sezione: In primo piano / Data: Lun 27 marzo 2023 alle 19:50
Autore: Claudio Donato
vedi letture
Print