La terza sconfitta consecutiva in campionato, che diventa la quarta se prendiamo in considerazione anche la scivolata infrasettimanale interna di Coppa Italia contro l’Empoli, ha lasciato più che l’amaro in bocca ai tifosi della Strega. E’ indubbio che tutte le ultime sconfitte erano state digerite in una certa maniera, quasi “giustificate” da diversi fattori: perdere contro Inter, Roma e Napoli ci può stare, forse anche contro l’Empoli in quella Coppa Italia che poteva rappresentare più di un problema, soprattutto dal punto di vista logistico e di preparazione, nel corso di una stagione complicata come quella di quest’anno sottoposta alle ferree regole imposte dalla pandemia. Perdere ieri sera a Verona invece, ha fatto suonare più di un allarme in casa giallorossa, e fatto rivedere qualche fantasma che era stato dimenticato grazie anche alle vittorie e alla promozione raggiunta lo scorso anno con ampio anticipo. Ecco, “quell’ampio anticipo” a cui molti tifosi nei commenti a caldo di ieri sera facevano riferimento, che forse non è stato sfruttato come si doveva per costruire una squadra più solida per affrontare il campionato di serie A, che nostro malgrado abbiamo imparato a conoscere e che quindi sappiamo essere diametralmente opposto a quello di serie B.
Forse la promozione con largo anticipo poteva permettere alla società di giocare di anticipo per costruire una squadra che poteva sostenere meglio l’impatto con la massima serie, ma su questa opinione comune che da ieri sera è cominciata a serpeggiare in maniera più forte, più di una volta il DS Foggia e anche lo stesso Inzaghi si sono espressi. I 2 artefici della promozione erano e sono ancora sicuri di poter contare su un roster che può dire la sua nel massimo campionato, non solo riguardo gli undici che vanno in campo ma anche su quelli che al momento non stanno trovando troppo spazio. D’altronde anche l’anno scorso, subito dopo la sconfitta interna con il Monza in Coppa Italia, in molti, tra cui anche il sottoscritto espressero diverse perplessità in merito ad alcuni uomini e a qualche scelta tattica. Inzaghi proprio la settimana scorsa a qualcuno che glielo faceva notare fece riferimento proprio a quell’episodio e a quella partita.
Ovviamente tutti speriamo che alla fine possa andare nella stessa maniera, ma a prescindere da quello che potrà essere, la sconfitta di Verona va analizzata in maniera attenta cercando di non ricadere in alcuni errori ed atteggiamenti sbagliati che hanno contribuito alla sconfitta. Purtroppo è evidente che soffriamo maledettamente sulle fasce: è successo contro tutte le squadre che abbiamo incontrato fino ad ora, anche quando abbiamo vinto.
Al momento infatti Letizia e Foulon ci mettono tanto impegno ma è un fatto acclarato e non una opinione del sottoscritto, che sui lati andiamo sempre in sofferenza. Al centro della difesa invece, dobbiamo sperare che Glik e Caldirola siano sempre al top, ma quando capita una serata storta come quella di ieri sera del capitano le cose si mettono davvero male. Se poi complice un’ammonizione rimediata nel primo tempo, Caldirola viene sostituito da uno spaesato Tuia, il quadro è bello che fatto. A centrocampo poi, Schiattarella cerca di dare un po’ di ordine, ma obiettivamente anche lui va spesso in difficoltà quando non è supportato a dovere. In molti frangenti della partita infatti, al regista giallorosso si chiede di cantare e portare la croce, ovvio che in alcune circostanze il centrocampista rischi grosso e deve lasciarsi andare a falli che possono risultare alquanto pericolosi. Al momento Ionita sembra non riesca a dare quel contributo per il quale è stato acquistato, mentre dall’altra parte Dabo è una piacevole sorpresa, ma a volte si ritrova a lottare da solo in mezzo a 2/3 avversari. Le note positive le ritroviamo in attacco, dove il duo Lapadula-Caprari sta confermando il proprio affiatamento e nello stesso tempo di poter dare quel contributo importante sia in termini di reti che di supporto alla squadra in fase di non possesso. Aspettando il ritorno di Iago Falque non si può dire lo stesso per Roby Insigne: ci dispiace dirlo, ma per imporsi in serie A, non è possibile essere così discontinui nel rendimento. Sbagliare 2 gol in un momento cruciale del match significa buttare alle ortiche la possibilità di portare a casa quei punti fondamentali che al termine della stagione potrebbero diventare di vitale importanza, e un Benevento che vuole veramente ambire alla salvezza, non può permetterselo.
Per finire, nelle critiche del giorno dopo si fa riferimento anche a certe scelte tecnico tattiche di Inzaghi, sia per quanto riguarda la scelta degli uomini, sia per l’atteggiamento della squadra che risulterebbe in certi frangenti delle gare, troppo sbarazzino e che spesso è stato causa delle tante reti fin qui subite (quasi 3 di media a partita). Insomma c’è tanto da lavorare, e il momento è già abbastanza delicato. La gara di sabato contro lo Spezia diventa già una sorta di crocevia, uno spartiacque rispetto al campionato che il Benevento dovrà affrontare almeno fino a gennaio, quando sicuramente si dovrà correre ai ripari per mettere le proverbiali “pezze” a qualcosa che in sede di calciomercato estivo si era dato per scontato, come anche la fiducia che era stata riposta su qualche uomo che al momento sta dimostrando di non poter essere all’altezza del palcoscenico della serie A. Non bisogna aver paura di dirle certe cose, a maggior ragione quando sono evidenti. Queste non sono opinioni ma dati di fatto sui quali sicuramente anche la società e lo staff tecnico starà già facendo le giuste valutazioni. La speranza è quella di arrivare a gennaio con più punti possibile in classifica per provare poi con i giusti accorgimenti a raggiungere quell’obiettivo che rappresenterebbe più di una promozione. Nel frattempo, bisogna continuare ad avere fiducia in questa squadra, e continuare a starle vicino seppur da lontano. La critica però credo che vada fatta, ovviamente quando è costruttiva. Mettere la testa sotto la sabbia, sarebbe ancora più deleterio e rischierebbe di farci perdere la bussola verso quella direzione fissata su quell’obiettivo che abbiamo impostato e che dobbiamo provare a raggiungere come sempre tutti insieme. Forza Benevento.
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