Mancano pochi giorni al 13 maggio, match che deciderà chi approderà alle semifinali dei play off tra Ascoli e Benevento. E' una gara da dentro o fuori, senza alcun calcolo e con un solo risultato a disposizione: la vittoria. Se da un lato c’è un avversario raggiante, voglioso di giocarsi qualcosa di importante, che cerca una promozione che manca dal 2006-2007, dall’altro c’è un Benevento che vuole rimettersi a lucido e lasciarsi alle spalle un finale di campionato da dimenticare.

E' vero, tutti ci eravamo un po' ingolositi, a giusta ragione, perchè  si poteva ottenere qualcosa di importante senza l’estenuante terno a lotto dei play off, che il Benevento conosce bene. Adesso, però, è il momento di lasciarsi alle spalle quanto accaduto. Aegroto dum anima est, spes esse dicitur  o più semplicemente finchè c’è vita c’è speranza.

Quella speranza che il Benevento può trovare soltanto in se stesso, attraverso il proprio io. Tranquilli, non serve scomodare Freud, il padre della psicanalisi. E’ comunque necessario guardarsi negli occhi, capire che tutto è ancora possibile, convincersi dei propri mezzi e non farsi travolgere dalle paure. Lavorare sulla mente, il motore da dove parte tutto, che dà vita ad energie nascoste e forze che spesso crediamo di non avere. Le tabelle e i discorsi lasciano il tempo che trovano. Presto sapremo se la nostra Strega e il tecnico Caserta avranno fatto al meglio questo lavoro di auto-convincimento.

Sezione: In primo piano / Data: Mar 10 maggio 2022 alle 16:26
Autore: Claudio Donato
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