Nella lunga e interessante intervista rilasciata a Sky Sport, il Presidente giallorosso Oreste Vigorito è tornato a parlare dell’idea di portare Zlatan Ibrahimovic al Benevento. Un’idea concreta, non una boutade: “Cercavo un attaccante, approfittando della presenza di Pippo Inzaghi e del ds Foggia, entrambi ex Milan, chiesi se avevano rapporti con Ibrahimovic. – riporta il sito gianlucadimarzio.com - Entrambi mi risposero ‘ma lei davvero pensa a una cosa del genere?’, certo replicai. Ibra d’altronde gioca a calcio, mica lo volevo a Benevento per fare pizze! Pippo Inzaghi mi disse che Ibrahimovic è un giocatore che deve essere al centro di un mondo che lo circonda: Benevento è un bel mondo, ma non ancora all’altezza del mondo calcistico di Ibra. Non è che però mi convinsero del tutto… convincere Sagna ad accettare il Benevento in passato non fu più facile”.

Il patron ha poi detto la sua anche su Inzaghi che, come noto, alla guida del Benevento sta facendo faville, anticipandone anche il futuro (il contratto è in scadenza il prossimo giugno): “Inzaghi resta? Lui è già del Benevento. Inzaghi aveva bisogno di un ambiente che gli facesse capire che esistono rapporti umani oltre il calcio. Questo sud così caloroso era quello che serviva a Inzaghi a dopo Bologna”. 

Una battuta anche su Gattuso, oggi tecnico del Napoli, al quale la Strega ha fatto davvero male in passato: “I risultati contro il Milan in A furono delle grandi soddisfazioni per noi. Il Milan e Gattuso ci portano bene, speriamo che resti a Napoli così magari faremo una bella figura”.

Gattuso che con il suo Napoli per ora ha altri pensieri, leggasi Messi e Barcellona: “Il grande entusiasmo per Messi? I napoletani hanno sempre avuto la passione per gli argentini. Maradona, prima ancora Sivori. L’arrivo del Barcellona, di Messi, ha risvegliato l’entusiasmo. Non mi meraviglia vedere maglie del Barcellona in giro per la città. Messi? Appartiene a un calcio non mio, io mi godo i miei calciatori…

Sezione: In primo piano / Data: Mar 25 febbraio 2020 alle 11:39
Autore: Gerardo De Ioanni
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