"Non conosciamo altra medicina che il lavoro", sono state queste, praticamente 15 giorni fa, le parole di Inzaghi e dei suoi dopo la "scoppola" casalinga subita con lo Spezia.
E i giallorossi hanno sfruttato al meglio la sosta per la nazionali per lavorare duro e limare quei "dettagli" che li avevano obbligati a soccombere con Roma e Verona, pur meritando  qualcosa in più. Cosa, evidentemente, che non può dirsi dei k.o. con Empoli e Spezia, quando i sanniti non sono quasi mai entrati in partita. 


Il Benevento che è tornato oggi alla vittoria, dopo cinque sconfitte consecutive tra campionato e coppa, è un Benevento che per voglia, intensità e densità, somiglia molto a quello dei record della Serie B della passata stagione. Comprensibilmente, in Serie A non si può pretendere di dominare il gioco per 90' minuti ma bisogna saper gestire i momenti dei match. 


Oggi, la squadra di Inzaghi è stata brava a farlo: ha tenuto botta, bene e senza particolari affanni, agli sterili tentativi dei Viola nel primo tempo, per poi cambiar passo nella ripresa quando ha prima trovato il vantaggio e poi sfiorato almeno in un paio di occasioni il raddoppio, lasciando poco o nulla alla squadra di Cesare Prandelli. Se proprio si volesse trovare il pelo nell'uovo, si potrebbe dire che, evidentemente, si è affrontato un avversario non al meglio e in fase di ricostruzione e che ci sono almeno un paio di dettagli sui quali c'è ancora da lavorare: partite come queste andrebbero chiuse, specie quando hai le occasioni per farlo, quindi c'è bisogno di maggior cinismo sotto porta, e in alcuni frangenti - leggasi fasi finali di match quando devi proteggere il risultato - appare più opportuno conservare il possesso della palla, andando verso la bandierina nel tentativo di trovare una punizione o un angolo, anziché tentare la conclusione da posizione - quasi - impossibile. 
Detto ciò, parliamo di dettagli. 
Quello che era fondamentale, era ritrovare il "vecchio" Benevento e pare che mister Inzaghi ci sia riuscito. 

Le pagelle dei giallorossi:
MONTIPO' 6,5: a memoria sono due gli interventi a cui è chiamato. Il primo su un tiro-cross proveniente da una punizione di Biraghi e l'altro, decisamente più importante, che ha permesso ai suoi di conservare il vantaggio, sul colpo ravvicinato di Cutrone nell'ultima parte di match.


LETIZIA 6,5: Fin quando è rimasto in campo è riuscito a tenere a bada un certo Frank Ribery, certamente non l'ultimo della classe, nonostante il francese non sia più di primo pelo. Deve arrendersi a un problema muscolare. Dal 66' MAGGIO 6,5: non inizia al meglio, facendosi scappare Biraghi in un affondo dei Viola. La sua prestazione, però, cresce di tono col passare dei minuti, finendo per risultare decisivo nel salvataggio post parata di Montipo' su Cutrone. 


GLIK 6,5: Probabilmente l'errore in occasione del giallo rimediato per fallo su Ribery è l'unico errore della sua partita. L'intesa con Caldirola, complice una miglior fase difensiva generale della squadra, sembra essere migliore. 
CALDIROLA 6,5: A parte la doppietta di Genova, finora non avevamo ancora visto il vero Caldirola. Oggi, e il risultato finale c'entra zero, ci è parso di aver rivisto il difensore che avevamo imparato a conoscere nell'ultimo anno e mezzo. 


BARBA 7: Bisogna fargli i complimenti. A lui ma anche a Inzaghi che punta sull'ex Empoli nel ruolo di terzino sinistro, invece di spostare lì Letizia con Maggio a destra. Partita pressoché perfetta la sua, dopo l'adattamento dei minuti iniziali quando mette, comunque, subito le cose in chiaro a Castrovilli assestandogli una randellata da calcio di un tempo. 


HETEMAJ 7,5: Ad avviso di chi scrive, il finnico è assolutamente indispensabile nell'economia di gioco di questo Benevento. Partita sontuosa la sua. Un vero carro armato in mezzo al campo. Non sbaglia una giocata né in fase di costruzione, né in quella di rottura, dove dimostra ancora una volta di essere un vero Maestro.


SCHIATTARELLA 6: Con una maggiore copertura ai suoi lati, rende di più anche lui. Peccato per i due palloni persi ingenuamente, anche se almeno in una occasione è bravissimo a salvare su Ribery. 


IMPROTA 7,5: Fantastico. Gol partita, lavoro quantitativo e qualitativo di alto livello fin quando è rimasto in campo. Dal '83 TELLO 6: Contribuisce alla "battaglia" finale. 


IONITA 6: Non ancora brillantissimo, si vede poco nella manovra della squadra di Inzaghi ma anche lui beneficia del maggiore equilibrio di squadra e, forse, anche dei minor compiti difensivi assegnatogli. 


SAU 6: Gioca solo 45 minuti ma lo fa dando tutto se stesso, aiutando la squadra a mantenere la compattezza che, per il periodo da cui veniva il Benevento, in quel momento era fondamentale per poi approcciare diversamente il secondo tempo. Dal 45' INSIGNE 7: Entra bene in partita e dopo pochi minuti serve l'assist per l'amico Improta. Va anche vicino al gol ma il suo tiro non prende il giro desiderato. 


MONCINI 6,5: Se la prestazione sarebbe, forse, da 6, il coraggio messo in campo nell' andare su ogni pallone anche col rischio, poi concretizzatosi in almeno un paio di occasioni, di farsi male gli vale un mezzo punto in più. Peccato per l'occasione da gol sull'1-0: poteva chiudere il match e trovare il suo primo gol.  Dal 78' LAPADULA 6,5: Sembra in palla e dà la sensazione di poter essere sempre pericoloso; addirittura con skill non propriamente suoe come il calcio di punizione indirizzato quasi nel sette, sul quale è molto bravo, però, Dragowski.


INZAGHI 6,5: Prepara bene, molto bene la gara. La strategia risulta assolutamente giusta: prima tenere botta all'eventuale forcing iniziale degli uomini di Prandelli - poi non verificatosi - per poi alzare i giri del motore al fine di tentare il colpaccio. Così è stato. Sembra aver lavorato benissimo nel post - Spezia e non era facile. Si affida, anche complice le assenze dei nuovi, alla squadra della B, che ancora una volta non lo delude. Unico appunto per il futuro: questo Hetemaj non può far panchina in questo Benevento. 
 

Sezione: LE PAGELLE / Data: Dom 22 novembre 2020 alle 16:20
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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