"E' chiaro che un po' dispiace. Dispiace soprattutto per i tifosi che erano pronti per festeggiare" il Presidente Vigorito non nasconde un pizzico di delusione dopo il pari in quel di Empoli che non ha permesso ai suoi di ottenere la matematica promozione in A. "Si è avverato - continua il numero uno sannita ai microfoni di Ottochennal - quello che dicemmo qualche anno fa. I tifosi hanno conservato tutte le bandiere come chiesi io nel lontano 2009. Ho visto la città giallorossa e voglio solo dire una cosa ai tifosi: grazie. Abbiamo fatto vedere le immagini anche ai calciatori. Probabilmente è meglio festeggiare lunedì così saremo già a casa e tutti più felici".

INVITO AI TIFOSI - "Voglio pregare i tifosi di festeggiare dai balconi, dalle finestre. Ci siamo organizzati in modo da raggiungere tutte le zone delle città e per questo abbiamo predisposto 4 pullman piccoli. Invito la tifoseria a festeggiare con la civiltà che ci contraddistingue".

LA SQUADRA - "Questa squadra ha messo in campo tutto ciò che serve: abnegazione, determinazione, serietà, sacrificio. Hanno vissuto un anno fantastico in una città e in una terra che li ha accolti e oggi sono felici nel Sannio. Solo così si raggiungono simili risultati. Questi sono ragazzi che non perdono mai perché non vogliono perdere".

LA DIFFERENZA LA FANNO I DETTAGLI - "Nel giro di solo due settimane di ritiro questo gruppo era già diventato una squadra. Ho visto con piacere il ritornare di vecchie belle abitudini del calcio: non più giocatori che si chiudevano in camera per giocare alla play-station, ma che scherzavano tra di loro anche dopo due ore di duro lavoro sotto al sole. Lì ho capito che avremmo fatto un grande campionato. Non mi aspettavo tutti questi record ma era sicuro che la squadra avrebbe fatto molto bene e che saremmo andati in Serie A, lo dissi anche".

PARTECIPAZIONE - "Sono orgoglioso della nostra Provincia, quasi il 50 per cento degli abbonati provengono da lì. Forse dovremmo partecipare un po' tutti di più ma credo sia ingeneroso dire che la Provincia non partecipa".

VIGORITO, FOGGIA, INZAGHI - "Chi è più malato di calcio? Abbiamo tutti e tre un posto assicurato in corsia. I miei due collaboratori ma soprattutto amici (Foggia e Inzaghi n.d.r.) vivono di calcio, io al calcio sono prestato. Oggi sono felice perché chi condivide la mia strada lo fa come me per passione".

L'INTUIZIONE FOGGIA - "L'unico punto interrogativo circa la scelta di Pasquale era la giovane età ma noi abbiamo avuto fiducia nella gioventù e lui ha costruito tutto questo. L'averlo avuto prima come direttore del settore giovanile ci ha permesso di conoscerlo bene prima di affidargli l'incarico, diversamente dal passato quando la scelta avveniva dopo colloqui di un'ora al massima".

Sezione: SALA STAMPA / Data: Sab 27 giugno 2020 alle 00:14
Autore: Redazione TuttoBenevento
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