Il Benevento cede sotto i colpi della corazzata nerazzurra, doccia gelata immediata con il gol di Lukaku dopo appena 28 secondi; la partita parte terribilmente in salita e gli uomini di Conte dominano nel primo tempo. Nel secondo tempo la strega prova a reagire e forse, anche grazie al passaggio alla difesa a tre tiene meglio il campo e si rende spesso pericolosa dalle parti di Handanovic andando in rete con Caprari, e sfiorando anche il terzo gol prima con Letizia e poi con Lapadula. La mente è già inevitabilmente proiettata al Bologna, troppo il distacco tra i sanniti e l’Inter. 5 a 2 il risultato finale.

MONTIPÒ 5: Il classe 96’ giallorosso vive un pomeriggio piuttosto complicato, non è impegnato in nessun intervento particolare anche perché le occasioni dei neroazzurri finiscono praticamente sempre in rete o si stampano sulla traversa. Macchia la prestazione con un errore in disimpegno regalando palla a Gagliardini per il 3 a 0 di Lukaku che taglia le gambe al Benevento.

MAGGIO 5.5 :Il capitano gioca una discreta prova, dal suo lato l’Inter sfonda sicuramente meno, prova a metterci personalità. DAL 46’ FOULON 6: Inzaghi lo schiera come quinto cambiando sistema di gioco, risponde con una buona prova attenta ed ordinata.

GLIK 5:Anche il capitano della Polonia va in difficoltà con tutta la difesa nel primo tempo, Sanchez è il cliente più scomodo e con la sua rapidità diventa inmarcabile.

CALDIROLA 5:Marca per oltre un’ora Lukaku che fisicamente diventa imprendibile, Caldigol non ripete la magnifica prova offerta a Marassi ma l’avversario era di quelli duri.

BARBA  5: È il più in difficoltà dietro Hakimi pronti via lo infila sulla sinistra servendo l’assist per l’uno a zero. Prova ad adattarsi al ruolo di terzino  ma soffre il suo diretto avversario, Hakimi, che sfodera una prova monstre all’esordio. Probabilmente non al meglio, esce per infortunio. DAL 37’ LETIZIA 5.5: Entra a freddo per l’infortunio di Barba, parte da terzino sinistro, commette una disattenzione grave sul quarto gol di Hakimi che pesa sulla sua ennesima prova di qualità. Con l’ingresso di Foulon viene dirottato nel ruolo di esterno a tutta fascia a destra, e offre un gran secondo tempo, mettendo in difficoltà l’Inter, sulla sua fascia nasce il gol del raddoppio.

SCHIATTARELLA 5: Il professore del Benevento, oggi non riesce a far girare la squadra. Il pressing è asfissiante e gli spazzi sono ridottissimi, gli manca lucidità e perde un paio di palloni sanguinosi.

DABO’ 5.5: Non replica l’ottima prestazione di Marassi, in cui aveva offerto tanta intensità. Non è brillante fisicamente e si propone poco, anche lui imbrigliato dal pressing nerazzurro.

IONITA  6: Offre una discreta prova a centrocampo ,subisce anche lui la mazzata del gol lampo, ma prova a restare concentrato. DAL 70’ HETEMAJ s.v:

INSIGNE 5.5: Ci prova nel primo tempo intercettando un errore in disimpegno dell’Inter ma calciando a lato, si sforza in un pressing asfissiante che purtroppo non da i suoi frutti vista la qualità del palleggio avversario. TUIA 6 : Entra bene in campo, prova a giocare in maniera più aggressiva, e si adatta bene nel ruolo di centrale destro.

CAPRARI 7.5: È il migliore in campo del Benevento sigla una doppietta, con tanta rabbia e cinismo, che magari non influisce sul risultato finale ma da grande fiducia al fantasista romano. Infila Handanovic prima approfittando di un suo regalo, poi concludendo con un tap-in vincente una grande azione costruita sulla catena di destra, l’impressione è che sia molto efficace quando vede la porta, anche lui giova del cambio di modulo adattandosi al ruolo di seconda punta.

MONCINI 5.5: La sua è una prova caparbia, sgomita e lotta tra i colossi neroazzurri, vince qualche duello aereo e ricama bene alcuni palloni, come quando a inizio ripresa si lancia verso la porta dopo una triangolazione con Letizia, ma incrocia sul palo esterno. Poteva servire Dabò ma cerca la prima rete personale. LAPADULA 6: Entra benissimo servendo subito l’assist a Caprari per il raddoppio, poi però fallisce il terzo gol.

Sezione: Campionato / Data: Gio 01 ottobre 2020 alle 00:47
Autore: Luca Russo
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