Articolo di Arturo Ciullo

Rispetto

Siamo tifosi di una piccola realtà di provincia che ha sempre onorato il calcio in tutte le categorie. Abbiamo sempre rispettato con signorilità il risultato del campo e ciò ha ci garantito il rispetto ed il consenso di tanti sportivi italiani. E non solo.

A quanto pare, invece la nostra piccola, grande tifoseria, non merita il rispetto del “palazzo”, considerato che al “Ciro Vigorito” si è consumato, ieri, l’ultimo dei torti che molte volte, n passato, hanno segnato il cammino della nostra realtà sportiva.

Tuona a fine gara il patron, Oreste Vigorito, sempre composto e signorile in 15 anni di presidenza pur di fronte a scandali e condanne, e lo fa come non mai  “denunziando“  l’ennesimo scempio compiuto stavolta da due “personaggi” che continuano a fare danni sui campi italiani, i “signori” Doveri e Mazzoleni.

La loro mediocrità è sotto gli occhi di tutti e pone in evidenza come le denunce esposte di recente in merito al sistema di valutazione degli arbitri non si fondino su presupposti tanto infondati. Il sistema calcio è malato. L’aver condizionato il risultato in una gara così importante, lascia davvero pochi dubbi in merito e, procedendo di questo passo, visto che al “sistema” non interessano le tifoserie tranquille bensì i soli interessi economici, il calcio non avrà lunga vita.

Ciò detto, la squadra di Inzaghi è comunque responsabile di un girone di ritorno fallimentare, che ne ha determinato lo sprofondamento al terz’ultimo posto della classifica ad un passo dalla retrocessione che sembra, a questo punto, molto vicina, anche se il campionato non è ancora finito e la matematica ancora non ha sancito il verdetto finale. Restano da onorare ancora le ultime 3 gare e, perché no?, cercare anche il “miracolo.

I giallorossi anche in questa gara, che era un vero e proprio “spareggio“, sono riusciti a complicarsi la vita concedendo ben tre “regali” frutto delle ennesime amnesie difensive, rendendo vana la reazione registrata nella parte centrale della gara.

Per quanto riguarda la gara, il tecnico aveva rispolverato il suo 4-3-3 con l’inserimento dal primo minuto di Schiattarella ed Insigne, testimoniando come abbia perseverato fino alla fine con le sue idee alquanto discutibili.

La differenza in questa gara, come nelle altre, l’hanno fatta i valori tecnici, l’attenzione e la determinazione che purtroppo non sono sempre stata una costante.

Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:

Montipò (voto 4,5): ripiomba nelle sue incertezze come in occasione della prima e della terza rete ospite. La serie A è una categoria troppo alta per un portiere che, come lui, ha forti lacune tecniche.

Depaoli (voto 5): prova scialba a conferma di quanto visto nelle ultime settimane.

Glik (voto 5-): annaspa. Alla sua età, il ritmo impresso dalla serie A gli ha spesso creato problemi. Ci si attendeva molto di più dal giocatore arrivato nel Sannio ed accolto con tanto entusiasmo.

Caldirola (voto 5,5): prova a dare il suo contributo, ma affonda con tutto il reparto, diventato una sorta di “banda del buco “.

Barba (voto 4): preoccupa la sua involuzione; altra prova da dimenticare. E’ dalla sue parti che nascono i più grossi problemi, così come in occasione delle ultime due reti sarde che, di fatto, stendono la Strega.

Schiattarella (voto 4,5): inspiegabilmente schierato dall’ inizio, non riesce mai a prendere le redini del gioco. Anche per lui un girone di ritorno da incubo

Hetemaj (voto 6,5): un guerriero indomito. Per salvarci avremmo avuto bisogno di altri giocatori con il suo temperamento ed il suo attaccamento. E pensare che ad inizio torneo era stato messo da parte.

Ionita (voto 6) da “ex”, sente la gara ed offre come sempre il suo contributo. Sfiora la rete in due occasioni in cui avrebbe meritato maggiore fortuna

Insigne (voto 3): forse solo il tecnico o chi lo impone vede il lui le capacità. Per me come sempre, un’ombra

Caprari (voto 4): altro giocatore che in tutto il girone di ritorno non è mai riuscito a dare quel qualcosa in più per il quale era stato ingaggiato. Prova impalpabile, ma non è una novità.

Lapadula (voto 7): prova gagliarda. Da qualche settimana ha capito che doveva curare più la fase offensiva e non spendere sempre tante energie. Questo forse il motivo che gli ha fatto ritrovare la strada della rete. Peccato che abbia perso tanto tempo in buona parte della stagione.

Subentrati

Viola (voto 6): lasciato ingiustificatamente fuori, dà il suo contributo come sempre. Su di lui il fallo da rigore (assegnato e poi ritirato) che ha deciso la gara in maniera definitiva.

Letizia (voto 6): entra con il piglio giusto e dà il suo contributo. E ‘ uno dei giocatori che è forse più mancato nel girone di ritorno

Gaich (s.v.): spesso confusionario, prova a dare il suo contributo ma non riesce a trovare la posizione

Di Serio (s.v.): il suo utilizzo testimonia come l’organico sia ridotto all’osso.

Inzaghi (voto 4,5) Scelte ancora molto discutibili, anche se nonostante la solita partenza ad handicap ,la squadra aveva recuperato campo e tenuto testa ai rossoblu, illudendo anche di poterla provare poi a vincere. Da Cagliari a ... Cagliari la squadra sembra essere entrata in un tunnel dove ha smarrito la propria identità, lasciando il rammarico per una strana gestione di tutto il girone di ritorno.

Ora restano 3 gare che la Strega dovrà onorare nel rispetto di tanti tifosi che hanno sofferto e gioito a distanza in un torneo molto strano, che lascerà sicuramente strascichi dolorosi.

Forza Strega 91 !

Sezione: LE PAGELLE / Data: Mar 11 maggio 2021 alle 07:00
Autore: Andrea Bardi
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