Ecco le parole di mister Caserta dopo la terza vittoria consecutiva in una settimana:

"Quando vai sotto in casa, al di la della prestazione che stai facendo può essere normale che ti passano tante cose per la testa, io che sono l'allenatore non devo farmi prendere mai dallo sconforto e devo cercare di trasmettere sempre positività e provare ad alzare la testa come successo oggi che c’era tanto tempo ancora da giocare. Tra l'altro io conosco bene la mia squadra, li vedo come si allenano durante la settimana, la voglia e la determinazione che mettono per fare poi la partita e quindi da questo punto di vista sono tranquillo. Questa era la terza partita in una settimana e non era facile, quello che non mi è piaciuto rispetto alle altre gare è la fluidità della palla, in molte occasioni siamo stati troppo lenti contro un Pordenone che non ci concedeva spazi a giocare tra le linee. Ma queste sono le gare sporche che bisogna vincere non solo le grandi partite come quella contro la Reggina. Sapevo che poteva venire meno qualcuno dal punto di vista fisico ma ho voluto dare continuità, anche se poi alla fine ho cambiato modulo e anche qualche uomo per dare un po' di freschezza. C'è ancora tanto da lavorare, ma siamo cresciuti come squadra dal punto di vista mentale, oggi era difficile perchè dal punto di vista mentale queste sono le partite più complicate, per questo avevo detto ai ragazzi che ero preoccupato. L'approccio non è facile come quando giochi contro le prime della classe, io sono stato giocatore e so che viene spontaneo a volte affrontare con un altro approccio la squadra che è nelle ultime posizioni rispetto a quelle di testa. In quanto a noi dobbiamo diventare ancora più concreti e più cattivi, anche se sono soddisfatto della prestazione, ma anche di qualche singolo come Masciangelo che ha fatto molto bene e che ha dimostrato come anche gli altri che tutti i ragazzi si fanno trovare pronti quando sono chiamati in causa. Mi è dispiaciuto sentire qualche fischio di troppo nei confronti di Glik anche quando è entrato in campo. Nel calcio può succedere di sbagliare, ma è ingiusto pensare alla malafede. Io che sono l'allenatore dovrei essere quello più arrabbiato, ma credo nel lavoro e so che gli errori nel calcio ci stanno e che Glik è un giocatore importante per noi e lo sarà fino alla fine della stagione. In quanto alla scelta di tenerlo in panchina, ho preferito mandare in campo Vogliacco, perchè sta facendo bene e meritava la conferma e quindi di dare continuuità."

Non esistono gerarchie, anche se non tutti i giocatori sono uguali, ho scelto Di Serio perché in quel momento mi serviva un giocatore più dinamico per dare più spazio a Lapadula, è un giocatore molto interessante, riesce a darti quel brio che può servire in qualche partita, sono contento per il ragazzo che si allena bene come tutti gli altri durante la settimana.

Sezione: SALA STAMPA / Data: Sab 04 dicembre 2021 alle 17:44
Autore: Redazione TuttoBenevento
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