L’anno scorso in più di un’occasione, avevamo evocato gli occhi della tigre, riferendoci ai nostri calciatori che stavano costruendo con tanta grinta, voglia ed entusiasmo, giornata dopo giornata quella storica promozione in serie B che tutti noi abbiamo ancora nel cuore. Domenica scorsa subito dopo la fine di Benevento-Ascoli, Baroni ha “letto” qualcosa del genere nello sguardo dei suoi uomini. Mentre dalla parte marchigiana si festeggiava per un pareggio rimediato al “C.Vigorito” diventato nel giro di pochi mesi uno dei campi più difficili della serie B, Baroni rimarcava la delusione letta negli sguardi dei suoi uomini. La delusione di chi non si accontenta e che in campo prova in tutte le maniere ad avere la meglio sugli avversari per portare a casa la vittoria. Il Benevento visto domenica nel posticipo di serie B, che poteva significare un incredibile aggancio alla prima posizione, almeno per 24 ore in attesa del Verona che ieri sera ha battuto con qualche affanno l’Entella al Bentegodi, ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto.

I giallorossi sono una squadra solida, compatta, “cattiva” quanto basta e con quella imprevedibilità e qualità che le permettono in ogni frangente di poter sfoderare quel colpo del Ko micidiale, fondamentale in gare difficili come quella contro l’Ascoli, arroccato nella propria metà campo praticamente per tutta la partita e con l’obiettivo dichiarato di “non giocare” e provare a strappare un punticino nella difficile trasferta. Alla fine hanno sorriso e appunto festeggiato i marchigiani, proprio perché quel colpo del Ko di cui parlavamo non è arrivato, ma indubbiamente non si può vincerle tutte, e nel corso di un campionato difficile e lungo come quello di serie B ci può stare anche pareggiare qualche partita tra le mure amiche.

Per quello che abbiamo visto, il Benevento, come del resto tutte le squadre che provano a fare punti e a vincere partite attraverso il gioco, ha trovato un po’ di difficoltà nel trovrsi di fronte un avversario del genere, quelli che nel gergo calcistico scendono al C.Vigorito mettendo il “classico pullman” davanti alla propria porta. Quando invece ci si confronta con avversari che decidono di giocarsela a viso aperto solitamente la nostra squadra ha sempre fatto bella figura. Almeno sulla carta così potrebbe essere l’incontro di sabato prossimo contro il Frosinone. Qualcosa di inedito per noi tifosi della strega che per la prima volta ci ritroveremo tra zeppole e aperitivi prenatalizi a trascorrere il pomeriggio della vigilia di Natale a seguire i nostri amati colori. I giallorossi saranno di scena sul difficile campo del Matusa per affrontare appunto il Frosinone di Pasquale Marino, reduce dalla vittoria di Trapani ma che nell’ultimo turno interno è caduto sotto i colpi della non irresistibile Salernitana. Il calcio di Marino lo conosciamo, anche se negli anni si è evoluto. Le squadre allenate dal trainer siciliano cercano spesso di produrre un bel calcio e solitamente sono a trazione anteriore: a conferma di questo, le ultime notizie che giungono dalla ciociaria ci raccontano di un’idea di difesa a 3 dopo la bella prestazione di Trapani. Ma certamente il Benevento non è il Trapani e quindi può darsi che alla fine si opti per il ritorno alla più collaudata linea a 4 difensori.

Il Frosinone recupererà l’esterno Soddimo, ma anche i giallorossi potranno riavere un uomo importante come Melara. Sul fronte tifosi, sono 2000 i biglietti messi a disposizione per il settore ospiti, e tutto lascia pensare che alla fine in molti partiranno alla volta del capoluogo laziale anche se in un giorno così particolare. D’altronde la voglia di giallorosso è tanta e quindi siamo certi che anche questa volta la squadra sarà accompagnata da un bel pezzo di curva sud. La gara di sabato sarà un banco di prova importante che misurerà ancora una volta la competività della squadra: fare risultato significherebbe tanto e regalerebbe un dolce Natale a tutti, però allo stesso tempo non bisogna dimenticare che il Benevento è andato già oltre le più rosee previsioni della vigilia; è ovvio però che a questo punto non bisogna sedersi sugli allori ma essere consapevoli di potersela giocare alla pari con chiunque all’inseguimento di un sogno veramente da impazzire.Per questo non tutti vogliamo continuare a sognare, e magari svegliarci il prossimo anno avendo conquistato qualcosa che qualche decennio fa poteva essere presente solo nella mente del più sfrenato ed inguaribile degli ottimisti. Forza Benevento!

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Mer 21 dicembre 2016 alle 08:00
Autore: Cosimo Calicchio
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