BENEVENTO (4-3-1-2)

MANCINELLI - PEDRELLI - D'ANNA - RAJCIC - MENGONI - SIGNORINI- DE RISIO - MONTIEL - GERMINALE - MANCOSU - MARCHI

a disposizione di mister Martinez: Baican - Anclerio - Rinaldi - Davì - Bonaiuto - Montini - Altinier

Indisponibili: Gori, Zullo, Cristiani, Siniscalchi, Caranci, Bolzan. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.

MANCINELLI: Un po' incerto nelle uscite ma la sua prestazione è ampiamente sufficiente. In almeno due occasioni diventa una sorta di kamikaze, specialmente nell'azione in cui Fioretti si era ritrovato un autostrada davanti, uscendo dall'area di rigore e sventando un azione che poteva diventare molto pericolosa.

PEDRELLI: La sua prestazione è sufficiente, tra l'altro lo abbiamo visto più intraprendente sulla fascia rispetto a quando fatto a Perugia. Ha alcuni momenti di black out che dovrebbero essere evitati e che ci possono costare caro durante le partite.

D'ANNA: Che dire del nostro capitano: su quella fascia è una furia. Quando c'è da difendere lo fà alla grande, quando c'è da attaccare da il suo contributo. E' il classico giocatore che può "farsi tutta la fascia". Indispensabile e in questo momento crediamo uno dei pochi facilmente sostituibile.

RAJCIC: Fin quando regge atleticamente, riesce come al solito a "guidare" la squadra da par suo, e lo fà anche con intelligenza ed esperienza pure dopo aver subito l'ammonizione.

MENGONI: In certe circostanze libera la difesa senza fronzoli, spazzando il pallone lontano e questo è importantissimo. In alcuni momenti insieme a Signorini sembra alzare una sorta di muro invalicabile che non permette mai agli avanti del Catanzaro di sfondare centralmente.

SIGNORINI: Sta tornando sui livelli che conosciamo e che avevamo apprezzato nel suo primo anno a Benevento. Insieme a Mengoni alza un muro invalicabile.

DE RISIO: in campo 41' minuti in cui era risultato tra i migliori. Viene sostituito come spiegato da Martinez alla fine solo a causa di un ammonizione che poteva condizionarlo. La squadra in una partita del genere non poteva rischiare di rimanere con un uomo in meno.

MONTIEL: In alcune circostanze sembra azionare una sorta di joystick che gli permette di saltare in successione gli avversari come birilli. Tira un paio di calci di punzione, ed in tutte e due le circostanze il portiere di casa deve superarsi. Cresce di partita in partita ed è evidente che può diventare un lusso per questa categoria.

GERMINALE: Il guerriero giallorosso, che combatte, si sbraccia e rincorre ogni pallone. Se ci mettiamo anche la freddezza con cui supera il portiere in dribbling e deposita il pallone in rete per l'1-0 del Benevento sotto la curva dei tifosi di casa, capiamo davvero che quest'anno se continuerà su questi livelli difficilmente Martinez potrà fare a meno di lui.

MANCOSU: Non è ancora sui suoi livelli standard, ma ogni qual volta ha il pallone tra i piedi si ha la sensazione che può succedere qualcosa. Il portiere di casa in un paio di occasioni gli nega la gioia del gol.

MARCHI: Cosa dire ancora di questo giocatore: Ettore non centra niente con la prima divisione. Un calciatore completo, che non perde mai un pallone e crea sempre superiorità: salta in velocità puntando i diretti avversari e si mette a disposizione dei suoi compagni di squadra provando a servirli al meglio.

SUBENTRATI

DAVI': Martinez gli chiede sostanza e polmoni in quel momento della gara e lui si fà trovare pronto.

ALTINIER: Entra a pochi minuti dal termine e non riesce ad incidere sulla gara, ma si mette a disposizione della squadra.

MONTINI: E' il match winner, il golden boy giallorosso. Un calciatore lontano parente di quello abulico e svogliato che avevamo conosciuto l'anno scorso. Sente forte la fiducia di mister Martinez che al termine della gara ha parole di miele per lui, definendolo un giocatore eccelso e che ha l'onore di poter allenare. Porta in vantaggio la strega con un poderoso colpo di testa, ma non solo: lotta e combatte insieme alla squadra anche per difendere la preziosa vittoria.

ALL. MARTINEZ E IMBRIANI: Amiamo pensare come ricorda sempre Martinez in conferenza stampa che le partite i 2 tecnici continuano a prepararle insieme ed anche questa volta lo fanno al meglio. La cosa che più ci ha colpito è la compattezza della formazione giallorossa che è riuscita a mantenere le distanze trai reparti sempre al meglio e sino al triplice fischio finale. Azzeccate tutte le scelte, anche quella coraggiosa e che dimostra la padronanza che in panchina il tecnico uruguagio quando a pochi minuti dalla fine del primo tempo capisce che De Risio può mandare all'aria il banco essendo a rischio espulsione. Nella ripresa è vincente la decisione sul punteggio di parità di cambiare modulo in corsa e passare al 4-3-3 che ha dato la spinta decisiva al Benevento per portare a casa tre punti importantissimi. Stratega!

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