A mente fredda, per quanto possibile dopo la sconfitta casalinga nel derbissimo con la Nocerina, ecco la nostra opinione sui singoli giallorossi scesi in campo. Nessun voto come sempre, noi non siamo professori ma soltanto tifosi, appassionati e, come tali, siamo in grado d’esprimere soltanto semplici opinioni sulla prestazione, solo questo.

Ieri pomeriggio, davanti ad un pubblico da serie superiore, e mi riferisco alla tifoseria giallorossa, è arrivata la prima sconfitta dell’era Carboni che probabilmente vanifica le residue speranze di agguantare i play-off per il Benevento. Obiettivamente un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, l’avversaria però si è confermata agguerrita e tra le più forti in assoluto della Prima Divisione. Il rammarico è solo per quanto è stato sprecato nei mesi scorsi: se avessimo iniziato prima a correre così come fatto nel girone di ritorno, forse la sconfitta di ieri sarebbe stata assolutamente indolore... Vediamo:

 

Gori – Subisce due reti e solo sulla seconda probabilmente ha tentennato un po’ troppo sull’uscita mancandola fatalmente. Una parata importante e poi più nulla, ma ha rischiato molto su di un paio di conclusioni dei rossoneri, quando i compagni della difesa hanno vacillato e non poco.

D’Anna – Troppo timoroso, ha provato a spingere ma il suo dirimpettaio è stato un osso duro. Non è riuscito a dare il consueto contributo dinamico e a volte mi è apparso in affannoso ritardo...

Siniscalchi – Non la solita prestazione, ha sbagliato qualche “uscita” con il pallone di troppo e in alcune occasioni si è lasciato infilare con estrema facilità. Calo di condizione, mancanza di concentrazione? Io da lui m’aspetto sempre di più.

Signorini – S’intestardisce nel volere provare sempre “l’anticipo” ma spesso va fuori tempo, non è lucido nella marcatura e soffre parecchio il suo vecchio compagno di squadra che pure conosceva bene. Andrea è potenzialmente un fuoriclasse del ruolo ma deve maturare.

Anaclerio – La peggiore prestazioni da quando si è riappropriato della fascia sinistra. Anche lui colpevole sulla seconda rete avversaria, Michele non ha spinto e offerto il solito contributo di “corsa”.

Davì – Sempre positivo, da quando è in giallorosso non ne ha sbagliata una. Soffre la densità del centrocampo avversario ma è sempre nel vivo del gioco. Bravo, lui è il futuro, nulla da aggiungere.

Rajcic – Il migliore dei suoi, nella zona nevralgica prova a mettere ordine e a mantenere la lucidità pur se sovrastato dal dinamismo degli avversari. E’ un calciatore indispensabile, sapiente, su di lui si potrà costruire un reparto blindato, sicuramente.

Montiel – Alterna pause (con tanti palloni persi...) a giocate (poche) da fuoriclasse. Una rete bellissima, quella del vantaggio, poi esce per problemi fisici. Disciplinato meglio tatticamente, potrebbe giocare in serie superiore ma lui dovrà lavorarci e non poco.

Mancosu – Impalpabile la sua prestazione, a tratti irritante, sembra smarrito e con la testa altrove. Occorre ritrovarlo e subito.

Marchi – Caterpillar ci prova a combattere, ma a mio parere gioca troppo lontano dalla sua posizione ottimale e non riesce a trovare varchi giusti perché s’infrange sulla “diga” avversaria. Da rivedere.

Marotta – Non era al top fisicamente e si è visto. L’impegno non si discute ma contro la Nocerina ha avuto vita assai difficile contro una difesa ben organizzata. Buona la prova per generosità ma non ha lasciato il segno sulla gara.

 

Subentrati:

Carotti - Entrato a gara iniziata, a centrocampo non riesce a trovare spazi e tempi d’inserimento. La corsa da sola non basta, serve sapienza tattica e senso dell’anticipo sui portatori di palla avversari...

Buonaiuto Prova ad infastidire la retroguardia rossonera, qualche buono spunto ma è sempre troppo “attaccato” al pallone. Deve maturare, in fretta, perché la stoffa c’è.

Germinale– Quando è entrato, la partita era in fase di stanca e il risultato oramai compromesso. Non è riuscito a dare il solito contributo fisico, ma è lodevole il piglio combattivo che lui mette sempre sul campo.

 

Guido Carboni – Io credo che Guido Carboni di più non potesse fare. Ha dato carattere e motivazioni alla squadra, ha poi mostrato prova di professionalità, serietà e attaccamento ai colori pur se da pochissimo tempo a Benevento. Uomo vero e poi allenatore e questo non è cosa da poco. La squadra ha speso tanto in energie psico-fisiche, la rincorsa è stata lunga e travagliata per le vicende che conosciamo bene. Un applauso per quanto fatto, davvero e poi non è detta l’ultima parola...  

 

I Tifosi – Io sono orgoglioso di loro e d’appartenere alla comunità Sannita. Noi siamo da serie A e non è un’esagerazione. Loro, i ragazzi della Curva, sono i protagonisti assoluti di questo campionato, hanno vinto ovunque, meritano tanto di più e le migliori soddisfazioni. Una base su cui costruire un futuro migliore già c’è: grazie a tutti!

 

 

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