Equilibrio e continuità. Questi i mantra che stanno accompagnando la stagione della Strega, almeno sino ad ora. Mister Bucchi non fa che ripetere come l’obiettivo per il quale lui e il suo staff stanno lavorando è quello di permettere al Benevento di avere equilibrio e continuità, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati.

IL GIOCO – Questa squadra è stata costruita per il 4-3-3 e questo, ormai, lo sanno anche i muri. Il 4-3-3 è il sistema di gioco preferito dallo stesso tecnico romano e sulla base del quale è stato effettuato anche il mercato estivo. Forse qualche lacuna nella rosa, sicuramente la carenza di risultati e i troppi gol subiti, hanno indotto Bucchi a cambiare sistema di gioco e virare su un più prudente 3-5-2 che spesso, almeno in fase difensiva, diventa 5-3-2. Segno evidente di un allenatore intelligente, non integralista e che non è “vittima” di dogmi inconfutabili.

Il passaggio al nuovo modulo ha permesso a Bucchi di porre un argine all’eccessiva permeabilità difensiva che aveva caratterizzato la prima parte di stagione, nella quale le reti al passivo erano diventate davvero troppo, finendo per vanificare quanto di buono costruito, anche se mai con continuità di gioco, in fase offensiva. La difesa a tre, o a cinque a seconda da come la si voglia interpretare, ha così permesso di ammirare un Benevento più compatto, più aggressivo e più corto, tal ché le reti subite sono diminuite drasticamente, addirittura una soltanto nelle ultime cinque gare (che poi è la rete in netto fuorigioco del Verona). Una maggiore compattezza difensiva figlia, a parere di chi scrive, anche di un centrocampo più muscolare che, soprattutto, con l’ingresso di Del Pinto tra i titolari, garantisce maggiore copertura alla squadra e permette agli avanti giallorossi – per loro stessa ammissione – di essere più liberi dai compiti di copertura.

Come si suol dire in questi casi, però, il cambio di modulo ha mostrato una “coperta” un pochettino corta. Difatti, alla maggiore solidità difensiva fa da contraltare una maggiore difficoltà di bucare la rete avversaria, così come dimostrato dal periodo in bianco passato dall’attacco giallorosso tra Palermo, Verona e Cosenza, prima di ritornare al gol contro il Crotone. Proprio contro i calabresi la Strega è tornata a segnare e anche più di un gol, grazie anche alla rete di Buonaiuto, il jolly a cui mister Bucchi sta chiedendo di dare maggiore brio alla manovra offensiva dei suoi, senza minare le certezze difensive che con fatica sono state raggiunte. Soluzione che, senza subbio, sarà riproposta anche domani contro il Brescia.

RISULTATI – Sotto il profilo dei risultati, ricordando comunque che parliamo di una squadra sesta in classifica e in piena zona play-off, il Benevento è chiamato contro il Brescia alla prova di maturità e a sfatare una sorta di tabù. Infatti, tranne che nell’inizio di campionato, i giallorossi hanno sempre peccato in continuità e, spesso e volentieri, ad una vittoria ha fatto seguito una sconfitta. Tanto è vero che la striscia positiva più lunga inanellata dalla strega finora risale alle prime quattro di campionato quando Coda e compagni ottennero un pari all’esordio e ben tre vittorie consecutive con Venezia, Salernitana e Cittadella. Da allora i giallorossi non son mai più riusciti a conquistare tre vittorie consecutive e farlo contro il Brescia, senza ombra di dubbio la squadra più in forma in questo momento, sarebbe certamente un segnale forte in primis per il Benevento stesso e poi per l’intero campionato. Senza trascurare che tre punti potrebbero voler dire scalare qualche posizione in classifica, che male non fa.

Indipendentemente dai moduli, dal gioco e dai risultati, qualcosa è, evidentemente, cambiato nella testa dei calciatori giallorossi, che da alcune partite sembrano essersi finalmente calati con la mentalità giusta per affrontare questo campionato di Serie B, che va combattuto con la sciabola e, certamente, non con il fioretto.

Se le sensazioni avvertite nelle ultime settimane sono giuste o meno e se il Benevento ha, effettivamente, raggiunto quell’equilibrio e quella continuità che ricerca da tempo lo sapremo solo domani intorno alle 18 in quello che per i giallorossi sarà un vero e proprio esame di maturità.

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Sab 29 dicembre 2018 alle 17:48
Autore: Gerardo De Ioanni
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