Articolo di Daniele Piro

Non so se è solo una sensazione personale, ma davvero questo è il primo anno dove si parte a fari spenti e con la sensazione che il reset attuato in Società non sia ancora stato ancora ben recepito e metabolizzato dall'ambiente. Un estate di dubbi, incertezze, perplessità, parole non dette ed una retrocessione che per come è arrivata dopo un girone di andata spettacolare, si manda giù a fatica. Spiace non esserci nella massima serie, è innegabile constatarlo, e su questo il mondo pallonaro giallorosso è diviso fra gli inguaribili ottimisti del "guardiamo avanti nonostante tutto" ed i "rimpiantisti" che si mangiano ancora le mani per ciò che poteva essere e non è stato,( soprattutto visto la rosa della serie A di quest'anno che francamente vede al via alcune squadre a cui non abbiamo nulla da invidiare e che sono pronto a scommetterci, faranno la comparsa).
Ma siccome lo show must go on, con molta fatica e tanti rimpianti, lo confesso senza remore, si volta pagina e ci apprestiamo a descrivere le gesta di un campionato nel quale tutto sommato, partire senza i favori del pronostico, ha i suoi vantaggi.
Opinione del tutto personale già esternata dopo la partita con la Spal. se in questa squadra restano Glik, Lapadula, Ionita e Letizia, dati per partenti un giorno si ed uno pure, siamo da primi cinque posizioni senza se e senza ma ed in questa ottica i vari innesti di giovani affamati e promettenti come Elia, Mascingelo, Talia, Di Serio, contribuirebbero ad iniziare quel nuovo corso frutto di esperienza e gioventù sul quale porre le basi per i prossimi anni. Intanto bisognava partire col piede giusto ed al di là di tentennamenti ed un inizio soft e contratto, 3 punti e 4 gol sono un buon biglietto da visita. Certo, si sono presi anche 3 gol frutto di leggerezze difensive di un reparto che ancora non ha troppo convinto fin dalle prime amichevoli.
Foulon può solo crescere, Paleari deve avere il tempo di "ricarburarsi", Pastina è sembrato un pò spaesato e leggero mentre la dinamicità di Ionita e la dirompenza di Improta sono state le armi sulle quale far ripartire la remuntada.
Abbiamo una evidente carenza in attacco. 4 gol e nessuno dagli attaccanti veri e proprii. Insigne ha dovuto ribattere il rigore (e menu mal) per far gol, Sau è il lontano parente di quello ammirato due anni fa che da la sensazione di poter sempre cacciare fuori dal cilindro il colpo da 90, ma purtroppo da anche l'impressione di assentarsi tanto dal gioco e non reggere una intera partita. Moncio è ancora la scommessa che tutti aspettiamo esploda prima o poi.
Certo se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno si può pensare che se l'attacco è così conciato e facciamo comunque 4 gol allora ci sarà da divertirsi quando gli ingranaggi saranno lubrificati a dovere.. Il gioco c'è, ma se si produce tanto e si finalizza poco si rischia di rimanere col cerino in mano. Bisognerà essere cinici e consentitemi il termine "cazzimmosi". Una partita chiusa sul 4-2 in totale controllo, non si può riaprirla per errori grossolani e portarla in sofferenza fino alla fine, così come è avvenuto con la Spa l . in Coppa Italia. Il dopo partita è stato uno show del Presidente che non le ha mandate a dire. Ha fatto bene ? Ha fatto male?.DI sicuro ha evidenziato un problema non di poco conto: è solo e la sua pazienza ha un limite. Uno stadio nel quale ha investito denaro e tempo e non riesce ad ottenere una convenzione pluriennale; una classe politica privata di biglietti omaggio in tribuna che ho interpretato come un messaggio della serie "se non mi aiutate scurdativell", una tifoseria sulla quale c'è però da fare un distinguo; è indubbio che siamo cresciuti con lui nei numeri e nei social, però è anche vero che i 3000 scarsi presenti erano in linea con i numeri degli altri stadi. Piazze storiche di Serie A come Torino e Cagliari hanno fatto 4/5000 spettatori. In B il Crotone che negli ultimi anni ha avuto più o meno il nostro andamento, ha fatto i nostri stessi numeri ed il tanto decantato Frosinone si è attestato a poco più di 5000 paganti (e non 8000) con i biglietti di Curva però a 5 euro. Sul perché di numeri così bassi in generale si può forse dire che c'è un'apatia generale verso il calcio e forse anche verso tutto il marcio ad esso legato. Da Benevento Cagliari dello scorso anno, passando per le barzellette viste a Salerno,,ai milioni raccattati dall'Inter privatasi del suo gioiello per far cassa,. allo Spezia col mercato bloccato, o alle strane operazioni juventine fatte fdi "ti pago fra due anni" . Un quadro pesante che si affianca al maledetto Covid che non vuol sapere di lasciarci e che con le restrizione assurde emanate non facilita il rientro allo stadio, ma nemmeno stimola la voglia più di tanto ad andarci. Inutile dire che la squadra si sostiene a prescindere ovunque ed in ogni situazione, Verissimo , ma lo stadio non è il teatro dove si va a fare la bella statuina. Ora chiedersi del perchè altrove ci fosse tanta elasticità rispetto alle disposizione emanate (no a sciarpe striscioni, bandiere) con gente ammassata in Curva mentre a Bn o si è troppo civili o si è troppo rigidi ,rimarrà sempre un mistero.
Siamo ancora ad Agosto anche se non è più calcio d'Agosto. Se il buongiorno si vede dal mattino e chi ben comincia è a metà dell'opera fra mille incertezze ed interrogativi abbiamo messo il primo tassello e soprattutto abbiamo vinto una partita di campionato in casa dopo un girone di ritorno disastroso lo scorso anno.. Tutti in questo momento hanno ragione ma lo stadio senza Curva trainante e pieno di belle statuine proprio non si può vede,
Speriamo cambi il vento e che sia un Bene..vento.

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Mar 24 agosto 2021 alle 08:57
Autore: Andrea Bardi
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