Articolo di Daniele Piro

Buongiorno a tutti ed auguri di Buon Anno. Primo editoriale dell'anno ed è seccante iniziarlo commentando, purtroppo, una sconfitta.

Fino alle ore 17.59 di ieri pomeriggio pensavo che l'Inter fosse la designata quale vincente dell'attuale campionato di calcio. Una squadra che non gioca bene a calcio, ma che vive di episodi favorevoli e di giocate devastanti di alcuni dei suoi singoli per portare a casa il risultato è per forza di cose seriamente candidata al tricolore. Dopo le 17.59 le mie certezze sono naufragate ed oggi dico senza mezzi termini che è l'anno del Diavolo. Quella andata in scena ieri sera al Ciro Vigorito e' stata una partita … stregata (scusate il gioco di parole) che fa il paio con quella contro il Napoli e contro il Sassuolo, per le emozioni rabbiose e di rammarico che ha lasciato in me al termine dell'incontro.

Comincio col dire che abbiamo un mister che non capisce nulla, perché aveva in panchina il più forte degli attaccanti che fa sfracelli da circa un ventennio di nome Pippo Inzaghi e non lo ha schierato.

Scherzi a parte, cosa si può dire guardando lo score dell'incontro stradominato in lungo ed in largo? Nulla. Personalmente posso solo applaudire una squadra capace di tenere testa alla capolista e non ci sto a chi ribatte che giocavano in 10 e che in 11 e che con tutti i titolari ci avrebbero asfaltati. La Strega ha carattere e cuore. Il cuore messo con foga e veemenza dopo i due episodi negativi che avrebbero messo ko chiunque. Ed anche quando il cuore e la veemenza hanno portato al rigore fallito da Caprari, il "leit motiv" dell'incontro non è cambiato. Si è cercato di far gol comunque addirittura con Barba e Glik quasi ai limiti della loro area in alcuni frangenti. Purtroppo le ingenuità e le distrazioni si pagano. Sia ben chiaro: evidenziare un errore da parte di chi vi scrive non significa crocifiggere l'autore dello sbaglio, ma solo commentare l'episodio e/o la partita in questione. Che Hetemaj ad oggi risulti l'uomo della svolta è sotto gli occhi di tutti ed è un dato di fatto, ma ieri sera ha dato il via a "quella saga degli errori" che hanno determinato la sconfitta, con un retropassaggio troppo "moscio" a Tuia il quale, dal canto suo, non è stato molto reattivo nell'andare incontro al pallone, cosa che un difensore dovrebbe sempre fare. Un errore in comproprietà che era già il secondo della serata, visto che il primo era stato fatto da Pasqua e dal VAR, rei di non aver avuto alcun dubbio sorvolando sull'intervento netto da penalty su Caprari solo due minuti prima. Ormai gli episodi sfavorevoli sono talmente tanti che davvero credo sia arrivato il momento che in società qualcuno cominci a chiedere lumi, fornendo un dossier che domenica dopo domenica diventa sempre più corposo in merito ai torti subiti. Non è che cambi qualcosa, però quantomeno servirebbe a non fare la figura di quelli con l'anello al naso.

Montipò, incisivo e determinante in alcune partite (Bologna, Fiorentina, Genoa) che ci hanno permesso di portare a casa 9 punti, dopo un inizio di campionato con qualche indecisione di troppo, ieri sera non ha letto bene l'azione trovandosi a fare due cose (una buona ed un'altra meno buona) che hanno portato al gol di Leao. L'uscita sull'attaccante rossonero ci sta tutta, ma nel momento in cui lo stesso è pressato ed è spalle alla porta, perché non aspettare l'arrivo di Glik, piuttosto che correre verso la porta dando così tempo a Leao di girarsi in solitaria ed uccellarlo con un pallonetto? Caprari, che ad oggi è l'uomo più incisivo e voglioso in attacco per tentativi e gol, ieri sera ha fallito la più clamorosa delle occasioni per riaprire una partita che a mezz'ora dalla fine e con l'uomo in più poteva davvero "girare"a nostro favore. Cosa dire più? I rigori si sbagliano e comunque assumersi la responsabilità di andare sul dischetto è indice di forte personalità. Che poi in questa squadra sembra manchi un vero rigorista è un altro argomento di discussione.

L'analisi ed il commento degli errori finisce qua. Coerente col mio pensiero, continuo a sostenere la tesi che, senza ombra di dubbio, la coperta sta diventando sempre più corta con l'infortunio di Letizia. SuperPippo è bravissimo nel ruolo di motivatore e sta facendo emergere giocatori che francamente nessuno si aspettava rendessero così tanto ma... potrà durare? Si gioca ogni tre giorni, c'è sempre il Covid che incombe, i cinque cambi favoriscono le rose e le panchine lunghe. Potremmo trovarci nella necessità di giocare con Improta terzino o centrocampista "basso" a destra, come accaduto ieri, (un plauso a Riccardino va fatto a prescindere, visto che gli manca solo di fare il portiere), perdendo però la sua spinta ed i suoi polmoni in altre zone del campo; potremmo trovarci a far giocare Ionita regista se Schiattarella dovesse avere bisogno di tirare il fiato, perdendo così un interditore che domenica dopo domenica sta venendo fuori alla grande (anche se dovete darmi atto che sto sostenendo da tempo che il suo lavoro oscuro è fondamentale). Insomma va bene adattare e motivare alla grande giocatori che rendono al mille % ovunque vengano impiegati, ma la coperta resta corta e la spada di Damocle (leggasi Covid, infortuni, squalifiche) è sempre dietro l'angolo.

Da tifoso pongo solo il quesito se sia il caso far continuare ad occupare slot da giocatori che fino ad oggi hanno dato ZERO alla causa, sui quali si continua a scommettere e per i quali si posticipa di domenica in domenica il loro rientro, ritornello che va avanti da un po' di mesi ormai.

E' il caso di puntare su scommesse pagate anche profumatamente in vista di una loro esplosione, che però tarda ad arrivare? Chiacchiere da tifosi da bar ovvio, però dire che "va tutto bene madama la marchesa" sembra un tantino forzato. Sicuramente in società sapranno cosa dire e cosa fare e bisogna dare atto che nonostante alcuni scetticismi iniziali, trovarsi decimi a 18 punti è frutto del mercato fatto e del lavoro psicologico e fisico fatto da Pippo ed il suo staff. Le dichiarazioni pre- partita o le interviste a fine match sono le classiche dichiarazioni di facciata da dare in pasto a tv e social; la verità difficilmente viene detta, ma sono sicuro che fra quanto ascoltato e quanto bolle in pentola c'è un oceano di differenza.

Gennaio è lungo, così come lunga ed appassionante sarà la sessione di calciomercato che apporterà i giusti correttivi ad una squadra che ci sta facendo sognare ed inorgoglire tutti, anche i più scettici.

Buon lavoro a chi dovrà prendere le decisioni a tavolino per far volare sempre più in alto la Strega ed al condottiero che ha deciso di prenderla per mano sul campo!

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Lun 04 gennaio 2021 alle 17:56
Autore: Andrea Bardi
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