Dopo il buon pre- campionato, il Benevento di Inzaghi ha steccato la prima gara ufficiale della nuova stagione. A preoccupare non è tanto, o meglio non è soltanto, la sconfitta rimediata da una squadra di categoria inferiore, sebbene costruita per andare in B, ma piuttosto come questa è maturata.

 A mente fredda, cerchiamo di capire cosa non ha funzionato contro i brianzoli e cosa c’è da salvare.

L’ASPETTO TATTICO – Il sistema di gioco o il modulo, come dir si voglia, è sicuramente uno degli aspetti più oggetto di analisi nelle ultime ore. Inzaghi ha dal primo momento scelto il 4-4-2 (4-2-4 in fase di possesso), come vestito migliore per il suo Benevento. Un sistema di gioco che come sappiamo dà tanto in fase di attacco ma può essere molto pericoloso perché, se non interpretato nel migliore dei modi, ti espone alle ripartenze avversarie che possono rivelarsi sanguinose.

A dire il vero, però, nel corso della pre-season i giallorossi avevano dato l’impressione di aver metabolizzato bene il nuovo sistema di gioco, come dimostrato dal ruolino di marcia estivo che conta tutte vittorie e un solo gol subito (nella vittoria per 2-1 contro il Napoli). Prestazioni che avevano relegato in un angolino i dubbi e le perplessità sulla scelta tattica di Super Pippo.

Se dei segnali si erano intravisti anche nelle ritonda vittoria con il Castrovillari, nella gara di Coppa sono emerse tutte le lacune tattiche di questo Benevento. Reparti lunghi, zero filtro a metà campo, difesa a tratti imbarazzante sia per colpe dei singoli sia perché sovraesposta agli attacchi avversari.  Limiti che hanno fatto sì che, nonostante Maggio e compagni abbiano provato a raddrizzare i match, alla prima occasione venissero puniti dagli uomini di Brocchi. Le cose sono andate leggermente meglio con l’ingresso di Schiattarella e lo spostamento a sinistra di Tello. Accorgimenti che hanno permesso di aver maggior sostanza nella zona mediana del campo, con un centrocampista in più e un attaccante in meno (Improta). Ora sta al tecnico verificare se ci sono margini per trovare le giuste alchimie con questo modulo o virare sul collaudato 4-3-1-2 che, forse, meglio si addice anche per gli uomini a disposizione. Fatto sta che un primo, importante, campanello di allarme è suonato e non va sottovalutato. Ma di questo siamo sicuri, già le dichiarazioni post gara di Inzaghi hanno rassicurato in tal senso.

SINGOLI – Qui non si vuole far processi sommari a nessuno, né tantomeno dare giudizi definitivi dopo solo 90’ minuti di gioco. Di sicuro c’è, però, che alcuni calciatori hanno disputato una partita di troppo al di sotto delle loro possibilità. Tra questi c’è senza dubbio Luca Antei. L’ex Sassuolo è stato tra i peggiori in campo, se non il peggiore. Novanta minuti di confusione totale, in cui ha sbagliato anche le cose più elementari come un appoggio di testa al compagno più vicino, anche senza la pressione avversaria. Prestazione sottotono anche quella di Nicolas Viola, impreciso e confusionario nella prima parte di gara; assente ingiustificato nella seconda metà, quando con l’ingresso di Schiattarella ha finito per eclissarsi. La speranza è che per entrambi si tratti solo di difficoltà momentanee.

MONTIPO’ – Lorenzo Montipò merita una riflessione a parte. Siamo chiari dall’inizio: il Benevento non ha perso per colpa sua. Senza se e senza ma. Sarebbe troppo facile, oltre che ingiusto e non rispondente alla realtà fattuale, addossare tutte le colpe della sconfitta sul numero uno giallorosso.

Ma c’è un ma.  L’ex Novara, dopo le prime buone prestazioni appena rilevato Puggioni, è in netta fase calante. Anzi, sembra essere entrato in un tunnel dal quale non riesce ad uscir fuori; la disastrosa prova nella semifinale col Cittadella ha finito per allontanarne ancor di più la luce. Anche col Monza è risultato tra i peggiori in campo e corresponsabile almeno di un paio di reti ospiti. Purtroppo, dispiace dirlo per il ragazzo e per l’investimento fatto solo un paio di mesi fa dalla società, il portiere non sembra tranquillo e non sembra possedere quella personalità che ti consente di superare i momenti difficili. A ciò si aggiunga che l’ambiente giallorosso, inteso come tifosi, comincia a essere insofferente nei suoi riguardi. In ragione di ciò, urge una riflessione al riguardo. Riflessione che stando alle voci di radio mercato sono già in corso in casa Benevento.

NOTE LIETE – Le notizie positive dell’altra sera sono due. La prima riguarda la capacità di andare in rete dei sanniti che, comunque, hanno creato molto e anche per via di un Lamanna in stato di grazia non sono riusciti a ribaltare il risultato. Restano, comunque, tre le reti realizzate.

Altra notizia lieta è sicuramente l’ottimo impatto dei nuovi acquisti, Schiattarella su tutti. L’ex Spal ha mostrato una capacità di palleggio e una personalità di alto livello, facendosi, inoltre, apprezzare anche per un’ottima fase di interdizione. Molto bene anche Marco Sau e Oliver Kragl, entrambi andati vicino alla rete e parsi già con un buon affiatamento con il resto della squadra.  

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Mar 13 agosto 2019 alle 10:45
Autore: Gerardo De Ioanni
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