L’anno scorso a gennaio il Benevento cambiò drasticamente volto, con il Presidente Vigorito che, nonostante la classifica, fece la voce grossa nel mercato, portando ai piedi della Dormiente gente come Sagna, Sandro, Diabate e Djuricic. Quest’anno sembra che il copione debba ripetersi. Il puzzle giallorosso pare debba essere, nuovamente, rimodellato.

Un primo pezzo sembra già andato via: Antonio Nocerino è, ormai, un ex calciatore del Benevento Calcio. L’addio dell’ex Milan rende, se possibile, ancor più evidente la necessità di intervenire in maniera decisa sul settore mediano del campo nella prossima finestra di calciomercato. Attualmente, vuoi per necessità (vedi Viola out, Bukata mai visto), vuoi per scelta del mister (v. Volpicelli e Cy mai utilizzati), la strega può contare solo su Bandinelli, Tello e Del Pinto. Tre uomini disponibili per tre caselle di centrocampo da coprire, a meno che non si voglia continuare con l’esperimento di Buonaiuto mezzala.  Ora, indipendentemente dal modulo con il quale si deciderà di affrontare la seconda metà di campionato, sia il 3-5-2 che il 4-3-3 richiedono la presenza in rosa di almeno sei centrocampisti, immediatamente pronti all’utilizzo. Quindi, tenuto conto della poca considerazione finora riservata a Cy Goddard e a Volpicelli, dell’abbandono di Nocerino e della totale inaffidabilità di Bukata, la società deve prontamente correre ai ripari e consegnare a Bucchi almeno due elementi di sicuro rendimento. Pur non competendo a chi scrive fare il mercato, pare evidente che la prima ricerca da fare sia relativa al vice Viola, ruolo colposamente lasciato vuoto nella finestra di mercato estiva, quando si è detto – soltanto detto ma non fatto – di voler puntare sul giovane Volpicelli, dando il benservito ad Andrea De Falco. Trovato il vice regista, ovviamente, l’altra pedina deve avere il profilo ideale per dare il cambio a Tello e/o Bandinelli, meglio ancora se capace di apportare quel peso specifico che alle volte sembra mancare alla squadra in termini di forza fisica e di interdizione (un sosia di Chibsah per intenderci).  

Se il centrocampo, con l’inserimento di almeno due pedine, anche tre non sarebbero male, potrà ritenersi al completo, tale non può dirsi della rosa nel suo complesso, in quanto ad avviso di chi scrive, sarebbe opportuno individuare un ulteriore elemento capace di giostrare sulla trequarti, rendendo la stessa più eterogenea. Probabilmente è ciò che sta mancando alla squadra di Bucchi, un giocatore capace di dare il cambio di passo alla squadra, di saltare l’uomo e creare superiorità numerica: insomma, quello che facevano Falco e Ciciretti nel Benevento targato Baroni e quello che sta chiedendo Bucchi nelle ultime settimane a Buonaiuto. In tale ottica, forse, si giustifica anche la perseveranza nel volerlo schierare mezzala, avvicinandolo al centro del campo per permettere al diciassette giallorosso di poter facilmente spostarsi a ridosso delle due punte.

A necessitare di interventi in fase di mercato non è, però, solo la linea centrale del campo ma lo sono anche la difesa e l’attacco. Ragioniamo per gradi, partendo dalla difesa, o meglio, dalla porta. Montipo’, ormai, sembra aver scalzato definitivamente Puggioni dal ruolo di titolare, ora bisogna vedere se all’ex Samp questa situazione va bene oppure chiederà alla società di poter trovare una nuova soluzione. In tal caso, Foggia dovrà sondare il mercato anche per un nuovo dodicesimo. Passando ora al settore difensivo in senso stretto, qui il discorso è, evidentemente, diverso da quello fatto per il centrocampo. Con i rientri di Costa e Tuia, confidando anche in quello di Maggio, la rosa di difensori a disposizione di mister Bucchi è numericamente valida; qualche perplessità, semmai, deve essere registrata in tema di affidabilità di alcuni elementi, come ad esempio Costa, Antei e Tuia, ormai da un paio di stagioni costretti a convivere con problematiche fisiche. In questo senso, sarebbe anche comprensibile se la società giallorossa pensasse di tagliare uno di questi tre o anche due, sostituendoli anche con un solo elemento ma integro al cento per cento. Non andrebbe trascurata, sempre ad avviso dello scrivente, anche la palese necessità di dotare la difesa di un calciatore con doti non solo di marcatore puro ma anche capace di impostare la manovra da dietro, come faceva Lucioni, forse troppo frettolosamente lasciato andare in altri lidi.

Almeno un movimento in entrata andrà fatto, gioco forza, anche nel reparto offensivo, specie se verrà confermato il modulo attuale. Impossibile pensare di affrontare altri sei mesi di campionato con sole due punte di ruolo. Anche in questo caso si dovrà rimediare all’errore commesso in estate quando non si è sostituito Iemmello, confidando tutto sul modulo scelto e sugli esterni. Proprio sugli esterni dovrà essere fatta una riflessione, a maggior ragione se si continuerà col 3-5-2, modulo che sembra aver riposto nel dimenticatoio Ricci e, soprattutto, Insigne, probabilmente quelli che secondo Bucchi meno si adattano al nuovo impianto tattico.

Arrivi che, dunque, in attacco così come negli altri ruoli, richiederebbero anche delle partenze e in questo senso i maggiori indiziati, come si è lasciato intendere anche precedentemente, sono almeno uno tra Antei, Costa e Tuia (la cessione dei primi due molto complicata visti gli ingaggi), Bukata e Volpicelli a metà campo, con Nocerino già out e, probabilmente, uno tra Insigne e Ricci, ricordiamo entrambi giunti in prestito, rispettivamente da Sassuolo e Parma.

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Mar 18 dicembre 2018 alle 16:56
Autore: Gerardo De Ioanni
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