Articolo di Daniele Piro

Come potete notare dal titolo, non è il solito “A Mente Fredda”.

Ero talmente demotivato che piuttosto che vedere una partita che avrebbe solo inferto l'ennesima pugnalata al cuore, ho preferito passeggiare in centro a Legnano con figlia al seguito dopo cena e gustare un gelato.

Restare a casa a vedere il commiato dalla Serie A, giunto al termine di quattro mesi di caduta libera,
rimuginando su quello che poteva essere e non è stato, dopo che già mi era uscita la lacrimuccia martedì scorso al fischio finale di Lazio - Torino, mi avrebbe fatto solo chiudere amaramente la domenica e così ho deciso di affogare i dispiaceri in un gustoso cono cocco e menta.

Reset totale e progetto giallorosso di “Atalanta del Sud” rinviato a data da destinarsi.

Una stagione folle, della quale fare tesoro delle cose buone (poche) e delle cose cattive (abbastanza). Ritengo che la crescita di una squadra a livello sportivo dipenda sia dai componenti dell'organico societario che dal "contorno", contorno inteso come tifoseria, media, stampa ecc. Siamo pronti tutti a fare la nostra parte? Nelle mie considerazioni opinabili (ci mancherebbe altro) sulle quali ognuno è libero di dissentire, parto dal presupposto che una corretta comunicazione o esternazione dei propri pensieri sia alla base per stabilire un feeling fra società/squadra e tifosi. Cerco di spiegarmi meglio: abbiamo un Presidente passionale, verace, che soffre e ci mette sempre la faccia ogniqualvolta c'è qualche grana da sbrogliare. Ma è giusto che la faccia debba mettercela lui? Ci sono delle figure societarie che dovrebbero svolgere questo ruolo e spiegare ai microfoni, alla stampa, alla tifoseria, cosa accade. Figure che invece restano nell'ombra, si vedono poco o mai. Per non parlare delle volte in cui nessuna notizia trapela in merito ad un infortunio, ad una discussione, ad una sopravvenuta rescissione, ad un mancato esordio, ad un presunto allontanamento dal campo di un mister a pochi minuti dalla fine poi smentito da lui stesso, tutte situazioni che alimentano purtroppo voci di corridoio, illazioni, supposizioni, che, come un tam-tam, prendono vita sui social e diventano (magari sbagliando) verità o presunte tali.

Quel "sono rimasto sono nelle sconfitte" pronunciato da Pippo Inzaghi mi è sembrato un togliersi un sassolino dalla scarpa, che fa il pari con "non ha potuto esordire perché mi è stato vietato". Situazioni paradossali e poco chiare.

Vado controcorrente, ma non riesco ad addossare tutte le colpe al trainer. Che qualcosa si fosse rotto si annusava nell'aria da tempo. Se i risultati non sono più arrivati siamo sicuri che sia stata solo una mancanza o una cattiva lettura di partite, moduli, uomini da mettere in campo? Considerazione ad avallo del mio pensiero: in tempi non sospetti scrivevo che beneficiare di 5 sostituzioni era tanta roba e che la differenza l'avrebbe fatta la qualità dei sostituti. Ora rispetto ad un Cagliari che aveva fra i sostituti Cerri, Simeone, Rugani o ad un Torino che contava su Mandragora, Verdi, Zaza, Pippo al netto di infortuni e squalifiche, quando in panchina si girava e trovava Tello, Pastina, Di Serio, Diambo, Foulon ecc (senza nulla togliere ai ragazzi menzionati) non credete che avesse un gap difficilmente colmabile? Quando devi salvarti e prendi una scommessa fermo da mesi, non riuscendo nemmeno a prendere il Lasagna di turno al mercato di gennaio (parole sue), non è qualcosa che fa un po' a cazzotti con le dichiarazioni nelle quali si paventava il desiderio di arrivare ad Ibra o la proposta di contratto a Mandzukic? In questo caso chi è che sbaglia? Il tifoso che diventa esigente e pieno di aspettative o la comunicazione che arriva dalla Società sul poter arrivare o ambire a grossi calibri?

Un Direttore sportivo che ripete come un mantra ogni settimana che "non eravamo mai stati nelle posizioni di coda, che avremmo messo la firma per essere nelle situazioni di classifica in cui ci trovavamo fino a fine Aprile", dimostra di fare la corsa sulle disgrazie altrui, piuttosto che rendersi conto delle lacune e demeriti propri nel trovarsi una rosa corta con pedine (ma sarebbe meglio dire scommesse) funzionali ad un progetto che man mano che passavano le settimane è andato naufragando. Un gruppo giocatori che sulla coesione (gruppo coeso era un mantra del DS) ha lasciato ombre e nuvole, perché si è fatto una specie di "zitt zitt' dind u campanaro"con screzi, litigi, rescissioni, su cui si sono spese poche parole ufficiali e molte parole da chiacchiericcio social -frutto probabilmente delle poche parole ufficiali.

Una parolina la dico anche sul fronte sanitario. Scarne comunicazioni su entità e durata di infortuni vari. Un giocatore che già era una scommessa in partenza per la A che scompare ad anno in corso e viene operato ad inizio di Maggio, perché attendere tutti sti mesi? Altri che scompaiono e poi spuntano foto sorridenti di ritorni in Patria. Altri che vengono presi rotti che, per usare un detto popolare, "u sapevan' pur' e ppret', anzi pure i mazzacan' ", ma vengono dichiarati abili ed arruolati al punto da far dichiarare che fossero i veri nuovi acquisti del mercato di riparazione. Insomma...tante cose non hanno funzionato e tante cose non hanno avuto una giusta e corretta comunicazione.

Siamo purtroppo di nuovo all'anno zero, all'anno 4.0 per usare termini informatici. Resettare e ripartire. Con l'auspicio che tutti facciano la propria parte. A cominciare dalle istituzioni locali che a fronte di tante belle dichiarazioni di vicinanza, sostegno, aiuto al presidente poi non fanno seguire i fatti visto che sono anni che auspichiamo la concessione pluriennale dello stadio.

Come sarà il futuro? Non lo so. E' dura rimettere insieme i cocci e ripartire daccapo, è dura ripartire dalla serie cadetta dopo aver fatto un gran girone di andata.

Marcello D'Orta scriveva "Io speriamo che me la cavo". Se "ce la caveremo" attuando delle splendide sinergie fra tutte le componenti necessarie, allora il futuro sarà fatto ancora di sogni e di bandiere giallorosse da far sventolare.

Buona Serie B a tutti, sperando di ritrovarci di nuovo sugli spalti a soffrire (poco) e gioire (molto) per questi colori.

Presidè, tu puoi...stregAci AncorA , perché sta lettera è tropp bbell'...

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Mar 25 maggio 2021 alle 06:46
Autore: Andrea Bardi
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