È tempo di derby. Questa sera all’Arechi andrà in scena Salernitana – Benevento, anticipo della ventitreesima giornata di campionato. Una partita diversa dalle altre, come ha ammesso lo stesso Bucchi, ieri in conferenza stampa. Un match che godrà anche dello spettacolo che le due tifoserie saranno sicuramente capaci di regalare dagli spalti, visto anche l’esodo dei supporter giallorossi, attesi quasi in duemila all’Arechi.

Quella di questa sera è una partita molto importante per entrambe le formazioni, visto anche il momento difficile che vivono i granata, con il rapporto tra tifoseria e società non propriamente idilliaco, volendo usare un eufemismo.

Per il Benevento, come ha detto lo stesso Bucchi nelle ultime interviste, è giunto il momento di fare sul serio: ora bisogna solo vincere, mettendo anche da parte, sebbene non necessariamente, la ricerca del bel gioco. Non ci sono più giustificazioni che tengono. Non c’è più la turbativa della finestra di mercato, non c’è più l’emergenza infortunati che ha accompagnato la formazione giallorossa nella prima metà di stagione, non ci sono nemmeno più quelle lacune nella rosa di cui si è parlato a causa delle scommesse – perse – Nocerino, Costa e Bukata, colmate dagli arrivi di Caldirola, Crisetig e Armenteros.

Bisogna vincere anche per sfatare un vero e proprio tabù che accompagna la Strega all’Arechi: l’ultimo successo sannita in trasferta a Salerno risale al lontano 1976: 43 anni fa circa, quando i giallorossi, guidati da Piero Santin, riuscirono a espugnare il fortino granata.

Campanilismi e tabù a parte, come dicevamo poc’anzi, per il Benevento è giunto il tempo di far vedere di che pasta è fatto, di capire e far capire cosa vuol fare da grande.

Siamo difronte a un campionato senza padrone, il Palermo che sembrava poter far la voce grossa, nelle ultime settimane sta pagando a carissimo prezzo le vicissitudini societarie; il Brescia, altra seria candidata alla promozione diretta, quando è venuta al Ciro Vigorito non è che abbia dimostrato di essere superiore al Benevento, anzi. 

La Strega, pur disputando un campionato in sordina e, forse, al di sotto delle aspettative di inizio stagione, è pur sempre a 5 punti dalla promozione diretta (dal secondo posto occupato dal Palermo) e a meno 6 punti dal primo posto occupato dal Brescia. Se a ciò si aggiunge che i giallorossi hanno una partita in meno di rosanero e rondinelle in virtù del fatto di aver giù osservato il turno di riposo, si capisce che, virtualmente, la Serie A dista solo due punti.

Per queste ragioni, la gara di questa sera assume un’importanza che va ben oltre il derby, ma può essere per la Strega, in caso di successo, il trampolino di lancio per una seconda metà di stagione da vera protagonistA.

Sezione: A Mente Fredda di D.Piro / Data: Ven 08 febbraio 2019 alle 13:45
Autore: Gerardo De Ioanni
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