Se lo dice Pedullà sembra legge: “il Benevento è in pole per Fabio Ceravolo. L'attaccante lascerà sicuramente in questo mese il Parma ed ha dato precedenza al ritorno nel Sannio, dove è stato protagonista con la storica promozione due anni fa.”

Dopo il suo addio alla città, nell’estate 2017, si sono rincorse voci che volevano il centrale d’attacco messo alla porta dal duo Di Somma – Baroni che stava smantellando la famiglia giallorossa per sostituirla con giocatori poi rivelatesi indegni per la Serie A; altri dicevano che fosse stata proprio l’ex Ternana a chiedere di andare in terra emiliana perché non accettava di essere il secondo di Coda. Fatto sta che il suo saluto aveva spezzato i cuori giallorossi.

Lui, Fabio Ceravolo, la Belva, che con 20 goal ha trascinato il Benevento alla conquista della massima serie e si è meritato un coro della Sud per quello storico goal al 93’ contro il Frosinone, sembra voler riabbracciare il Sannio.

Ma Fabio Ceravolo non è solo l’uomo promozione (dopo averci trascinato ai vertici del calcio nostrano ha ripetuto, l’anno scorso, l’impresa con il Parma), non è solo una perfetta macchina di grinta e di tenacia capace di violare la porta avversaria ma è molto di più: è carisma, è sangue freddo, è arte, è leadership .

Il ritorno della Belva andrebbe a riempire quel vuoto lasciato dallo “zio” Fabio Lucioni, ultimo pilastro di uno spogliatoio che ancora oggi è in cerca di un condottiero capace di trascinare i suoi uomini e di costruire un gruppo più somigliante ad una famiglia che ad una semplice squadra di calcio.

E allora speriamo che Alfredo Pedullà abbia ragione, speriamo che ritorni l’uomo Ceravolo, colui che indosserà l’elmo da gladiatore sannita e guiderà il Benevento verso la strada giusta.

Sezione: OCCHIO DA STREGA / Data: Sab 05 gennaio 2019 alle 18:52
Autore: Federica Bozzi
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