Non sempre la strada della ragione personale è la migliore! Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo, che poi mi sono affrettato a rendere doverosamente offline, nel quale mettevo a raffronto due presidenti della storia calcistica giallorossa. Accalorato come sempre, mi sono lasciato trascinare nella discussione da strada, ed era l'esatto contrario di quanto volessi esprimere. Questo è un errore che non dovrebbe mai farsi. Di un "presidente", a noi, devono interessare le azioni pro Benevento Calcio. Il resto è vita privata e dovrebbe essere esclusa dall'interesse comune. Lo stesso, come o cosa facciano i calciatori, tesserati vari, fuori dall'ambito calcistico, non è affare né mio né di nessuno.

Nel succitato articolo, ho attaccato in modo pettegolo (e oggi inutile, per tanti motivi) l'operato di una persona che fa parte della storia calcistica beneventana. Lo scopo era di mettere a raffronto passato e presente. Il rafforzativo allo scritto era di mia personale visione quindi non attinente ai fatti calcistici. Inutile quindi. Anche perché, fondamentalmente, sono caduto nell'errore di dare giudizi alla persona e non alla figura che esso stesso ha rappresentato, nel bene e nel male. Quindi, di fatto ho commesso lo stesso errore che invece io cercavo di sottolineare ad altri. Di questo mi scuso, sia con chi si è sentito offeso o comunque chiamato in causa, ma anche con chi ha semplicemente letto l'articolo, perché da me fuorviato dai fatti concreti.

 

 

 

Sezione: PUNTI DI VISTA / Data: Lun 25 novembre 2013 alle 14:44
Autore: Marcello Mulè
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