E adesso cosa scrivo ? Da un po’ di tempo a questa parte è la domanda che mi pongo prima di esprimere il mio settimanale “punto di vista” scrivendo su queste pagine. Sono davvero in difficoltà nel trovare argomenti che non siano già stati affrontati; lo sono ancor di più nella ricerca di parole ed aggettivi, mai utilizzati in precedenza, per poter descrivere emozioni, stati d’animo e sentimenti in quest'anno di grazia.

Il rischio di cadere nella retorica e, soprattutto, nella mielosa ripetitività è più che mai concreto. Direi scontato.

Del cinismo, del pragmatismo e della forza della squadra abbiamo già detto e stradetto fino alla nausea;

della consapevolezza, da parte dei protagonisti, di essere un grande gruppo, coeso ed unito come mai prima d'ora, pure;

della presa d'atto di essere al cospetto, finalmente di uomini veri prim'ancora che seri professionisti, che dimostrano partita dopo partita il loro “attaccamento alla maglia” e alla città che li ha adottati come propri beniamini, altrettanto;

della solidità economica della Società Benevento Calcio, dell'elevato spessore umano e culturale del suo Presidente, della competenza professionale dei suoi “quadri dirigenziali”, a cominciare dal Presidente medesimo fino all’ultimo dei suoi più stretti collaboratori, ne abbiamo riempite di pagine!;

della necessità di affrontare quel che resta del campionato tenendo alta la concentrazione, l'umiltà e la determinazione, affrontando le prossime partite come se fossero tutte finali play-off da vincere a tutti i costi, anche e soprattutto per scoraggiare l'avversario e demotivarlo da ogni tentativo di aggancio o sorpasso, ne abbiamo fatto scorrere di inchiostro!;

del fantastico, commovente, incessante, interminabile, caloroso, continuo, assordante, imprescindibile supporto dei Tifosi, in primo luogo la mitica Curva Sud (non me ne vogliano tutti gli altri, me compreso) , … non ne parliamo proprio !.....

…. ma allora, cosa ci resta, di nuovo, su cui intavolare una discussione o proporre una riflessione?

Sinceramente non lo so.

Sento, comunque, di dover esprimere nei confronti di Mister Brini (verso il quale, da queste stesse pagine, non fui particolarmente benevolo un paio di mesi fa, anche se per per tutt'altra ragione) un sincero e sentito apprezzamento, non soltanto per i risultati statosferici che, grazie alla sua competenza ed esperienza professionale (e, perché no, grazie anche alla sua “coerenza”) sta contribuendo in maniera determinante a far ottenere alla squadra del Benevento Calcio in questa stagione, ma anche per come ha saputo infondere nel gruppo dei suoi “ragazzi” la consapevolezza di essere tutti al servizio di tutti, dove nessuno può osare di pensare di essere indispensabile alla causa o, peggio, di essere il perno su cui ruota l'intero meccanismo.

E che dire, poi, dell'intelligentissima mossa strategica della Società, imputabile al binomio Vigorito-Di Somma, di prorogare di un anno, ad alcuni calciatori, il contratto in scadenza il prossimo mese di giugno. Chiaro il messaggio: crediamo in voi; crediamo che ci porterete in B: ergo, sarete con noi in B il prossimo campionato. Cos'altro avrebbe potuto fare, di più, la società per “fidelizzare” e “responsabilizzare” i suoi “uomini” ? Altro che nuovi colpi sul mercato ! Sono questi i “veri “ colpi. Oreste e Salvatore, siete semplicemente fantastici. Chapeau !

E poi c'è ancora qualcuno che dice che “Vigorito non vuole andare in B !”

Vogliamo parlare dei calciatori ? Vogliamo trovare parole adeguate per descrivere il gesto nei confronti dei tifosi del Savoia Calcio al termine della derbyssimo di sabato sera ? Sinceramente, in vita mia ed a mia memoria, non avevo mai assistito ad una cosa del genere. Al di là della retorica, al di là delle facili e scontate (forse) manifestazioni di fratellanza delle due tifoserie gemellate (non per questo, però, meno suggestive), credo che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare un così nobile gesto di elevata sportività, oltre che di sentito apprezzamento, perpetrato dai giocatori di una squadra di calcio ai sostenitori della compagine avversaria. Non c'era nulla di scontato in quel tributo, in quell'applauso finale, né di dovuto.

Ragazzi davvero eccezionali. O semplicemente “bravi ragazzi”, come già ebbi modo di scrivere tempo addietro. E lo confermo

Per finire, non posso non rilevare una strana coincidenza, che vuol essere anche, e soprattutto, un buon auspicio.

Un famoso slogan, ormai entrato in desuetudine, ma che era molto in voga sul finire degli anni '70, quando forte era il movimento d'emancipazione femminista, recitava così (molti di noi lo ricorderanno): Tremate, tremate, le Streghe son tornate! “

Veniva intonato nei cortei dell' 8 marzo , giornata della Donna.

Ebbene. Sarà una coincidenza, ma a certi segni io credo. Quale partita sarà disputata dal Benevento, guarda caso, il prossimo 8 marzo ? E chi è la Strega per antonomasia ?

Non vado oltre. Risposta scontata.

C'è qualcuno che deve tremare. E quelli non siamo noi.

Alla prossima.

 

Sezione: PUNTI DI VISTA / Data: Mar 27 gennaio 2015 alle 18:51
Autore: Andrea Bardi
vedi letture
Print