Bastano due semplici conti di matematica da terza elementare per accorgersi che il Benevento può ancora farcela. In città già si avvertono i primi segnali di scoraggiamento: l'ambiente è demotivato, i tifoSI cominciaNO a stancarsi dei risultati altalenanti, in particolare quelli casalinghi. Dando uno sguardo alla classifica il Benevento detiene 15 punti contro i 23 del Frosinone e i 22 del Pisa, entrambe con un match in più. La differenza è di quindi soli 8 punti (che potrebbero essere 5 vincendo la gara da recuperare). Il Frosinone vanta una media di 1,9 punti a partita, in pratica basterebbero 5 vittorie consecutive per balzare al primo posto solitario. Al di là delle valutazioni algebriche, il dato rilevante che esce fuori dalla classifica attuale è che, in un campionato così equilibrato, c'è solo un modo per prevalere sulle dirette concorrenti: poche vittorie consecutive che ti facciano cambiare il rullo di marcia, insomma una mentalità vincente in casa e prudente in trasferta.

Il ''Ciro Vigorito'' deve tornare ad essere un "fortino" impossibile da espugnare ed in trasferta non bisogna concedere nulla agli avversari, magari sacrificando il bel gioco in cambio di qualche punto prezioso. Il campionato è ancora aperto, ma bisogna salvare il salvabile. In primo luogo, se Carboni non se ne è ancora accorto, il "bel gioco" del Benevento (sempre se ci sia mai stato) non è per niente efficace, con una differenza reti pari a +2 contro il  +11 del Frosinone. Se il presidente e il suo staff sono convinti delle  sue capacità in panchina si spera che lo stimoli a cambiare qualcosa nei suoi meccanismi di gioco. La fase offensiva è sempre ricca di iniziative, ma troppo spesso scontate ed inconcludenti. In difesa facciamo acqua da tutte le parti. L'agonismo di alcuni calciatori è da "partita del cuore".  In secondo luogo ci vorrebbe un coinvolgimento da parte della dirigenza giallorossa nei confronti dei tifosi, giornalisti, e di tutto l'ambiente come avvenuto negli anni passati nei momenti di difficoltà affinchè questo scoraggiamento si trasformi in grinta e voglia di riscatto.

Per farla breve bisognerebbe vincere in casa con Barletta, Ascoli, Prato, e fare punti a Catanzaro e Viareggio. Riposeranno invece il Frosinone, il Pisa, il Pontedera e il Lecce. Impossibile? Io ancora ci credo e vi do appuntamento al 22 dicembre, quando il girone di andata sarà chiuso e la Strega avrà ripreso a volare alto.

 

Sezione: PUNTI DI VISTA / Data: Dom 17 novembre 2013 alle 21:18
Autore: Elia Marsico
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